Bufala dop, consorzio commissariato

Proprio il garante sorpreso ad annacquare le mozzarelle: provvedimento del ministro Zaia. E Cirielli chiede la creazione di un circuito per i prodotti locali

• «Ho appena commissariato il Consorzio di tutela della mozzarella di bufala». Lo ha rivelato dai microfoni dell’Alfonso Signorini Show in onda su Radio Monte Carlo il ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia. «Durante i controlli lo stesso presidente è stato sorpreso ad annacquare il latte. Ho giá firmato un decreto in cui ho nominato quattro uomini di mia fiducia, che controlleranno, con la lente di ingrandimento, anche questo grave caso di contraffazione». Il provvedimento porta la data del 14 gennaio, ma è stato reso noto solo ieri, dopo che il ministro era stato bloccato da una troupe delle Iene che chiedeva conto e ragione del commissariamento. «A novembre i numerosi controlli nella grande distribuzione - ha continuato - hanno rivelato che nel 25% dei campioni analizzati, le mozzarelle non erano vere mozzarelle di bufala poichè contenevano almeno il 30% di latte di vacca».

• Lo scioglimento del Consorzio è accolto positivamente dall’assessore regionale all’Agricoltura, Gianfranco Nappi. «Prenderemo contatto con il ministro nelle prossime ore - ha spiegato - per affrontare al meglio questa vicenda. Come Regione siamo parte lesa di fronte alle violazioni riscontrate nei controlli. Non possiamo accettare che la frode di alcuni metta in pericolo una delle filiere più importanti della nostra economia agroalimentare». La Regione, del resto, ha sempre investito molto nella tutela della quarta dop italiana, registrata nel 1996, e solo nell’ultimo periodo ha stanziato 1,6 milioni di euro per l’internazionalizzazione del prodotto tipico campano più conosciuto al mondo dopo la pizza, e avviato presso la tenuta "Vannulo" - uno dei produttori salernitani più noti, ma anche uno di quelli che non aveva mai voluto aderire al Consorzio - la sperimentazione di un microchip in grado di fornire al consumatore finale tutte le informazioni sulla mozzarella, a partire dal conferimento del latte, per sviluppare sistemi di tracciabilitá di prodotto sempre più affidabili.

• «E’ fondamentale tutelare al meglio la qualitá di un prodotto che rappresenta, per la nostra Provincia, una delle filiere alimentari più importanti ed una eccellenza della cucina nazionale nel mondo», ha commentato il presidente della Provincia, Cirielli. «In virtù della specificitá del prodotto sará necessario, per il futuro, garantire maggiore autonomia alla produzione casearia salernitana, anche attraverso la previsione di un Consorzio provinciale, cioè un organo appositamente preposto alla tutela della qualitá della mozzarella di bufala prodotta nel territorio». Il Consorzio di cui è presidente Luigi Chianese, raccoglie circa 120 tra allevatori e titolari di caseifici sia del casertano che del salernitano, oltre che del napoletano e del basso Lazio. Il settore ha un giro d’affari di circa 300 milioni di euro l’anno. La mozzarella di bufala è stata consumata nel 2009 da quasi un italiano su due.