IL FATTO

“Buco” da 24 milioni: il conto di Corisa 2

In liquidazione da 11 anni, il Consorzio rifiuti macina ancora perdite e chiede soldi ai Comuni

BELLIZZI - Moribondo da 11 anni. Identikit del “Consorzio comuni bacino Sa/2 per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani”, also know as il “Corisa 2”, (fu) organo di governo del ciclo integrato all’ombra di 40 campanili stretti tra Costiera Amalfitana, Salerno, Picentini, Piana del Sele, Valle del Calore e perfino un lembo di Cilento. È in stato di liquidazione da 11 anni e inattivo dal 2019, ma continua a macinare perdite. Una voragine da 23,6 milioni di euro, figlia di costi superiori ai ricavi.

Cumuli di danaro pubblico ribaltati sui soci. Ribaltati su di noi, ché le quote di partecipazione al Consorzio fanno capo ai nostri 40 comuni. Il 32,54% a Salerno, l’11,86 a Battipaglia, l’8,44 a Eboli, il 5,35 a Pontecagnano. E poi il 4,77 a Capaccio Paestum, il 3,61 a Campagna, il 2,96 a Bellizzi, il 2,72 a Rovella, l’1,84 a Pugliano e così via, in proporzione a quella popolazione che dormiva sonni tranquilli: occhio non vede, cuore non duole, e il fatto che, in molte realtà, i dipendenti “Corisa 2” fossero ormai quasi invisibili lasciava pensare che i consorzi fossero morti.

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