Btp Tecno, passano i contratti di solidarietà

La maggioranza degli operai vota favorevolmente alla proposta della società. Buono: ora al Ministero

Colpo di scena nella vertenza della Btp Tecno di Battipaglia: i lavoratori, dopo la dura protesta della scorsa settimana con il tentativo di aggressione da parte di un gruppo di facinorosi al patron della società, Vivado, ed al vicepresidente del gruppo imprenditoriale, dicono sì ai contratti di solidarietà.

Cinquantatrè voti a favore, 13 contrari e 5 astenuti: così si è conclusa ieri infatti la consultazione svolatasi al termine dell'assemblea dei lavoratori della Btp. Una maggioranza schiacciante, dunque, che ha dunque accolto la richiesta avanzata dalla proprietà nell’ultimo incontro svoltosi al Ministero.

«Si tratta di un mandato pieno alle organizzazioni sindacali per continuare la trattativa con la proprietà, coinvolgendo anche il Ministero dello Sviluppo Economico e la Regione Campania, che in un programma di rilancio dell'azienda, attraverso un piano industriale credibile, preveda anche un periodo limitato di ricorso a contratti di solidarietà difensivi – hanno spiegato ieri Giuseppe Ricci della Fim Cisl nazionale e Vincenzo Ferrara, segretario della Fim Cisl salernitana. «

La partecipazione di oggi (ieri, ndr) dei lavoratori è ulteriore atto di responsabilità e mette fuori gioco chi, in maniera incauta, ha cercato di delegittimare il sindacato con atteggiamenti ottusi e vittimistici – ha dichiarato Matteo Buono, segretario della Cisl salernitana, in riferimento alle ultime dichiarazioni dell’imprenditore Vivado. «L'opera svolta dalla Cisl, insieme alla Cgil e alla Rappresentanza sindacale unitaria, è una dimostrazione tangibile che l'azione sindacale rimane ancora elemento insostituibile nel rappresentare le esigenze dei lavoratori e del territorio. Ora è il momento di concretizzare una svolta duratura per questa azienda, per dare un futuro certo ai lavoratori e all'indotto, senza dimenticare i tanti precari che nel frattempo hanno visto interrotto il loro rapporto di lavoro. Auspichiamo una convocazione a breve da parte del Ministero e la presenza di tutti i soggetti, compresa Alcatel che deve continuare a svolgere il ruolo per cui si era impegnata nel 2010».(f.p.)