Btp non rispetta i patti Gli operai interinali presidiano la fabbrica

I sindacati: «Nessuna rotazione, lavorano sempre gli stessi» La protesta degli addetti davanti ai cancelli dell’azienda

«Altro che accordo: l’azienda continua a chiamare sempre le stesse persone a lavorare. Il presidio davanti alla fabbrica riprenderà e andrà avanti a tempo indeterminato»: la protesta diventa rabbia alla Btp Tecno, con i circa 130 interinali che hanno deciso di ritornare dinanzi ai cancelli dello stabilimento di via Bosco I. «Avevamo prodotto un documento in cui chiedevamo all’azienda di far entrare a lavorare i dipendenti interinali non in base all’anzianità lavorativa, ma dando spazio ai lavoratori che da più tempo sono a casa - dicono i sindacati - L’azienda ha però risposto, via mail, che le scelte vengono fatte non seguendo criteri di anzianità, ma secondo fattori tecnici non meglio specificati». Il risultato? «L’azienda chiama sempre le stesse persone e ha disatteso le nostre istanze».

Eppure, solo pochi giorni fa, le federazioni Felsa Cisl e Nidil Cgil, insieme alle Rsu e alle Rsa, avevano sottoscritto un accordo con la Btp Tecno, alla luce della grave situazione di crisi venutasi a creare per quanto riguarda la turnazione dei circa 130 lavoratori somministrati. In pratica, gli operai che lavoravano erano 15 e secondo il recente accordo, in base all'anzianità di lavoro, tutti sarebbero tornati operativi con un blocco dei recuperi. «Lo sforzo delle organizzazioni sindacali e dei nostri rappresentanti ha prodotto una reale unità di intenti nella gestione, seppur temporanea, di una situazione occupazionale critica - avevano affermato i segretari provinciali di Felsa Cisl e Nidil Cgil – Una rotazione definita che, su una platea più ampia di lavoratori somministrati, garantisce parità di accesso alle posizioni lavorative attive, congelando così recuperi che non faciliterebbero la rotazione dei lavoratori del bacino». Ma le cose sono andate molto diversamente, stando a quanto affermano ora le organizzazioni sindacali. «Il documento non è stato rispettato, l’azienda è rimasta sulle sue posizioni. Noi avevamo dato credito all’azienda, ma evidentemente ci siamo sbagliati. La scorsa settimana, in occasione della visita allo stabilimento di un importante cliente, la dirigenza ci aveva chiesto collaborazione: avevamo così tolto il presidio e rimosso gli striscioni, sospendendo la protesta. L’azienda aveva apprezzato il nostro senso di responsabilità, venendo tuttavia meno alle promesse». A questo punto, la protesta continuerà in maniera molto più ferma. «Il presidio andrà avanti a tempo indeterminato, almeno fino a quando la Btp Tecno non cederà».

Francesco Piccolo

©RIPRODUZIONE RISERVATA