Bruciato a Rovella il contenitore per raccogliere l’olio

Il cassonetto era posizionato dinanzi alla scuola elementare Le fiamme si sono estese anche ai cestini della differenziata

MONTECORVINO ROVELLA. Un ammasso di plastica. Questo è quello che rimane del raccoglitore di olii esausti dato alle fiamme dinanzi alla scuola elementare nella frazione Macchia di Montecorvino Rovella. L’increscioso episodio è avvenuto in via Tullio Lenza, il contenitore era posizionato a pochi metri dall’ingresso dell’istituto scolastico, forse una bravata da parte di giovani ha fatto sì che il fusto in plastica andasse a fuoco bruciando l’olio in esso contenuto. Ma non solo, pare che l’incendio si sia propagato rapidamente anche ai cestini utilizzati per la raccolta differenziata dei rifiuti collocati poco distante da quello per l’olio. Le fiamme anche in questo caso si sono velocemente estese avvolgendo in pochi istanti entrambi i raccoglitori mandandoli in fumo.

A dare l’allarme sono stati alcuni residenti della zona, i quali nonostante avessero vissuto momenti di paura, hanno comunque lavorato per un’ora per poter arginare le fiamme. Per fortuna a quell’ora tutta la strada era priva di alunni. Sull’accaduto indagano i carabinieri della locale stazione diretti dal maresciallo Giuseppe Esposito che dovranno dare un volto agli autori di un gesto che poteva causare danni ben più gravi. Tutta l’area in ogni modo è stata bonificata dagli operatori ecologici.

Chi ha autorizzato il posizionamento di quel contenitore altamente infiammabile proprio a ridosso di un istituto scolastico dove quotidianamente transitano decine di alunni, genitori e insegnanti? Questo è l’interrogativo che si pongono le persone che hanno domato il fuoco ed evitato il peggio. Infine, le telecamere installate dal Comune già da un po’ di tempo nella zona, pare non siano ancora in funzione e per tanto non sarà tanto facile incastrare i colpevoli di quella che sembra molto più di una bravata. Appena qualche giorno fa, il sindaco Egidio Rossomando ha chiesto al prefetto di Salerno di essere ascoltato dal comitato d’ordine e sicurezza pubblica, per chiedere un monitoraggio sulla sicurezza del territorio e più forze dell’ordine in paese. Ora il contenitore dato alle fiamme fa assumere una nuova dimensione al problema.

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