Brogli nel voto a Colliano Sindaco davanti ai giudici

Lettieri: «Nessuna pressione, sono io a essere vittima di attentati e minacce» La deposizione nel processo in cui è imputata per tentata concussione

COLLIANO. «Da quando sono stata eletta mi hanno bruciato l’auto, ho ricevuto telefonate minatorie, c’è stata una bomba carta e proprio Davide Uva, che qui mi accusa, ha tentato di investirmi con il furgone». Si difende e rilancia il sindaco Antonetta Lettieri, sul banco degli imputati per tentata concussione con l’accusa di aver cercato di estorcere a Uva (che nelle elezioni del 2007 era rappresentante di lista per la compagine avversa) una ritrattazione del verbale in cui dichiarava di aver visto in favore della Lettieri quaranta schede viziate da segni di riconoscimento. Tar e Consiglio di Stato hanno confermato la validità delle elezioni, ma venti giorni prima della pronuncia di secondo grado Lettieri e Uva si incontrarono in Comune. Fu in quel faccia a faccia che secondo la denuncia il sindaco avrebbe fatto pressioni: «Mi disse che nel paese iniziava a circolare la voce che aveva vinto con i brogli e che io dovevo riscattare la sua figura correggendo la dichiarazione fatta nel seggio – ha dichiarato Uva – dovevo dire che mi ero sbagliato e che le schede segnate erano solo quattro. Così tutto sarebbe andato a posto, compreso la mia pratica edilizia e il lavoro di mio padre, che sarebbe potuto tornare al Comune».

Ieri Antonetta Lettieri ha provato a discolparsi davanti ai giudici: «Non è vero che ho provato a convincerlo – ha dichiarato – era stato lui a fare il primo passo, venendo a casa mia per chiedermi scusa, dicendo che quella dichiarazione non era vera e l’aveva fatta perché vi era stato un po’ costretto». Il dialogo tra i due in Comune è impresso in parte in una registrazione fatta da Uva: «Io mio impegno per il tuo problema e tu riscatti la mia figura» una delle farsi attribuite al sindaco. «Mi riferivo ai dissidi che aveva in quel periodo con i genitori» ha spiegato ieri, ma il pm Maria Chiara Minerva le ha contestato un’altra versione data nel primo interrogatorio, quando per “problema” aveva inteso le responsabilità legate a false dichiarazioni.

L’esame continuerà ad aprile. Intanto il sindaco Lettieri aspetta che si faccia luce su attentati rimasti senza colpevoli: «Prima della mia giunta a Colliano c’era l’anarchia, tutti facevano quello che volevano. Noi abbiamo stabilito un principio di diritti e doveri nel rispetto delle leggi. Per questo qualcuno vorrebbe intimorirmi. Ma io non ho lasciato e non lascerò».

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