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Brasiliana pesta il marito Finisce sotto processo

SARNO. Affronterà il processo per l’accusa di lesioni nei confronti del suo compagno e marito, dal quale ora è in via diseparazione, una 47enne brasiliana, V. P. S., finita sott’inchiesta dopo una...

SARNO. Affronterà il processo per l’accusa di lesioni nei confronti del suo compagno e marito, dal quale ora è in via diseparazione, una 47enne brasiliana, V. P. S., finita sott’inchiesta dopo una serie di episodi tumultuosi con il coniuge, un medico sarnese di 72 anni, ricoverato in ospedale per un colpo alla testa costatogli più di quaranta giorni di prognosi.

Agli atti dell’inchiesta – che comprende il resoconto della burrascosa relazione familiare tra i due, ora arrivata all’epilogo dopo duri scontri e litigi frequenti – ci sono alcuni certificati medici che riportano di lesioni oltre il quarantesimo giorno di prognosi, in particolare un colpo al capo che dovrà essere vagliato durante il dibattimento.

Il medico di Sarno, che aveva sposato la donna dopo averla conosciuta in Brasile durante un viaggio, aveva denunciato la donna, costituendosi parte civile nel corso dell’udienza preliminare.

La camera di consiglio del giudice si è chiusa col rinvio a giudizio, dove l’imputata assistita di fiducia dall’avvocato Alessandro Laudisio dovrà difendersi dalle contestate accuse di lesioni aggravate. L’ingarbugliata vicenda si lega indissolubilmente alla relazione sentimentale intercorsa tra i due, che erano stati sposati per anni e vivevano sotto lo stesso tetto fino all’avvio della pratica di separazione. Il colpo alla testa del capo d’imputazione, per la parte offesa, sarebbe stato inferto con un oggetto contundente, mentre la difesa rileva una caduta accidentale intervenuta senza volontà nel bel mezzo di un ennesimo, furioso litigio, secondo cui il medico sarebbe scivolato su un gradino situato immediatamente all’esterno della porta d’ingresso, sull’uscio della casa dove abita la famiglia del chirurgo. Durante l’alterco, la figlia della coppia avrebbe provato a chiudere la porta e il padre sarebbe caduto rovinosamente a terra nella concitazione.

Entrambe le versioni dei fatti verranno presumibilmente confrontate nel corso del processo, dove il professionista sosterrà le sue tesi a fronte della linea difensiva della donna: sullo sfondo sarà inevitabile tener conto della relazione matrimoniale, con tanto di intervenuta fase di separazione, dove la ricostruzione attuale non reca alcun contributo testimoniale agli atti.

Di fatto la donna è stata rinviata a giudizio dal gup Alfonso Scermino, per il processo fissato il prossimo ventitrè settembre 2014 davanti al giudice monocratico del tribunale di Nocera Inferiore Domenico Diograzia.

In quella sede si potrà fare chiarezza sulla storia quantomeno tumultuosa.

Alfonso T. Guerritore

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