Box in via Adinolfi: tutto fermo

A due mesi dalla consegna del cantiere, residenti e commercianti protestano per i ritardi

A due mesi dalla consegna del cantiere, sono ancora fermi i lavori per la realizzazione del parcheggio in via Adinolfi e torna alta la preoccupazione tra i residenti. Dopo la bonifica dell’area, diventata discarica negli anni di chiusura, la ditta appaltatrice non ha infatti ancora avviato l’intervento per completare lo scavo della “vasca” di via XIV Maggio. Gli annunci prenatalizi in pompa magna stanno lasciando il posto alla protesta tra i pochi commercianti rimasti ed i residenti: «Speriamo non servano altri due anni per partire con i lavori – commenta amareggiato il titolare di un bar – con la chiusura del passaggio pedonale hanno isolato ancora di più l’area e la strada che costeggia le transenne totalmente al buio fa paura».

È una storia senza fine quella del project financing di via Adinolfi, avviato nel 2011 per la realizzazione di box e parcheggi con un investimento di 2.940.000 euro, bloccato da tre anni dopo l’avvio dei primi lavori, tra cui la demolizione delle opere preesistenti e la realizzazione dello scavo su circa metà dell’area interessata. Le imprese mandanti, facenti parte dell’A.T.S. Costruzione Parcheggi, hanno richiesto la dichiarazione di fallimento della Cogemal srl ed hanno indicato al Comune la Gin S.r.l. quale nuovo mandatario e proponente della variante che propone di compensare il maggiore importo dei lavori in variante mediante la realizzazione di ulteriori 30 box auto al primo livello interrato ed una rimodulazione del numero degli stalli da lasciare in gestione al concessionario, accettata dai promittenti acquirenti.

Una soluzione diventata reale con la consegna del cantiere a novembre, concretizzata con la rimozione dei rifiuti “scaricati” negli scavi ma che sembra allontanarsi con il ritardo nella ripresa dei lavori: «Ci hanno detto che tra qualche giorno riprenderanno a scavare – racconta un residente – ma le festività sono passate da dieci giorni e qui non abbiamo visto neppure un operaio. Non hanno neppure rimosso i sacchi di spazzatura prodotti dalla rimozione dei rifiuti. Hanno solo transennato il cantiere».

Questa volta residenti e commercianti chiedono risposte immediate, l’avvio dei lavori e soprattutto le verifiche di staticità degli edifici circostanti: «Sono anni che ci sono queste fosse, per lunghi periodi anche piene di acqua – sottolinea un genitore - vogliamo rassicurazioni per i nostri figli che frequentano la scuola “Giudice”».

Angelica Tafuri

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