piazza cavour

Box, c’è l’ok dell’Anticorruzione

Il progetto di Forte e Andreozzi ha superato il vaglio di Cantone

Un altro passo è stato fatto in quello che, a questo punto, non può che essere considerato un percorso che di ostacoli ne ha visti fin troppi. I costruttori Fabrizio Forte e Pietro Andreozzi, affidatari del progetto per la costruzione degli ormai famosi box in piazza Cavour hanno espletato un’altra procedura propedeutica all’apertura del cantiere inizialmente annunciata per lo scorso autunno producendo la documentazione prevista dal nuovo questionario dell’Autorità nazionale anticorruzione guidata da Raffaele Cantone. Ora attendono la convocazione in Comune per la firma della convenzione e il progetto esecutivo riguardante i parcheggi previsti nel sottosuolo della piazza su cui affaccia Palazzo Sant’Agostino potrà essere licenziato.

Dopo la firma sarà necessaria un’ultima conferenza dei servizi – che andrà a chiudere una vicenda che va avanti da quasi 4 anni – poi ci sarà l’effettiva consegna dell’area dove verrà realizzata l’opera che farà del sottosuolo di un tratto del lungomare cittadino uno dei parcheggi sotterranei piu capienti della città con 236 posti auto a rotazione e 90 box privati.

Il placet al progetto dalla soprintendente Francesca Casule – che ha ereditato l’affaire Cavour dal suo predecessore, Gennaro Miccio – è arrivato lo scorso 6 maggio quando, dopo averlo attentamente visionato, anche sulla scorta della sentenza del Consiglio di Stato, ha appurato che il vincolo paesaggistico indiretto a cui si appellavano gli oppositori del progetto non tocca minimamente il sottosuolo di piazza Cavour e, per quanto riguarda invece la superficie, si era allora impegnata a definire insieme agli aggiudicatari dei lavori delle modifiche migliorative della piazza da inserire poi nel progetto definito dell’opera: interventi di finitura riguardanti aiuole ed essenze arboree da inserirvi. Che sono stati puntualmente aggiunti nelle tavole presentate nell’ultima conferenza dei servizi svoltasi il primo luglio scorso. Dopo la sentenza del Consiglio di Stato la strada è stata in discesa per i costruttori che in questi anni di blocco ci hanno rimesso non poco pur di non far cadere nel dimenticatoio un progetto su cui avevano puntato molto. ©RIPRODUZIONE RISERVATA