Botti “killer”, 21enne perde un occhio

Altri due giovani rischiano la vista a Eboli e Bracigliano. I feriti sono 14. Distrutti tre veicoli, fiamme in un appartamento

Potrebbero essere tre, alla fine del drammatico bilancio del San Silvestro salernitano, i giovani che a causa di un petardo perderanno l’uso di un occhio. Per il 21enne M.R. di Salerno, che l’altra notte ha acceso un “botto” dinanzi al bar Pacifico a Pastena, il bulbo oculare è ormai compromesso. Altri due, cittadini romeni residenti uno a Bracigliano e l’altro a Laurino, la prognosi è ancora riservata. Sono i casi più gravi del Capodanno 2015, a cui si aggiungono altri undici feriti con prognosi dai tre ai venti giorni: quattro refertati a Salerno, tra cui una ragazza con il viso ustionato e un 25enne di origini asiatiche che si è procurato la frattura del setto nasale e altre ferite al viso; cinque a Nocera, tutti tra i 19 e i 24 anni e già dimessi dall’ospedale; un altro a Eboli, ferito alla mano e giudicato guaribile in otto giorni; uno a Sala Consilina, che ne avrà per venti giorni per ferite al volto e a una mano.

È l’1.50 quando da Pastena parte la richiesta di aiuto per il caso più preoccupante. I soccorritori dell’Humanitas trovano M.R. riverso a terra, attorniato dagli amici sotto choc. Dagli accertamenti eseguiti da polizia e carabinieri risulta che stava accendendo un petardo per proseguire nei festeggiamenti ma l’artifizio pirotecnico gli esploso in mano, togliendogli un dito e devastando un occhio. Alle due di ieri pomeriggio era ancora in sala operatoria, mentre i familiari aspettavano in reparto disperati. Rischia l’occhio sinistro pure il 19enne romeno che l’altra notte stava armeggiando con un fuoco a Bracigliano, insieme a un coetaneo e a una ragazzina ancora minorenne, anche loro romeni. Il petardo è scoppiato prima del tempo, ferendo alle mani la ragazza e uno dei giovani e investendo l’altro al volto. Operato ieri mattina, il 19enne è uscito a ora di pranzo dalla sala operatoria e le condizioni del bulbo oculare restano gravissime. La prognosi è riservata anche per il romeno arrivato da Laurino all’ospedale di Eboli. L’hanno portato alcuni amici e connazionali con i quali D.O. aveva festeggiato l’arrivo del nuovo anno. Dopo la cena era uscito fuori per festeggiare il nuovo anno con i classici “botti”, ma forse per il vento forte il lancio del petardo è venuto fuori falsato e l’esplosione ha investito il viso danneggiando l’occhio sinistro. È stato operato, ma il pericolo di una parziale perdita della vista non è ancora scongiurato.

Sempre a Eboli un petardo “impazzito” ha colpito un climatizzatore su un terrazzo al Rione della Pace generando un incendio che ha coinvolto due appartamenti. Subito dopo la mezzanotte alcuni residenti erano scesi in piazzetta per accendere i fuochi d’artificio, ma qualcosa è andato storto: forse una folata di vento, forse una miccia troppo corta, un petardo invece di salire al cielo si è diretto verso un balcone a piano terra colpendo il motore di un climatizzatore. In pochi minuti le fiamme hanno avvolto dapprima il condizionatore poi l’intero balcone salendo, infine, verso il terrazzo del primo piano. Fuoco e fumo, proprio gli inquilini del primo piano hanno allertato la centrale dei vigili del fuoco che distava dal luogo dell’incendio solo poche centinaia di metri. Ma nonostante il breve tragitto e il pronto intervento dei caschi rossi, le fiamme hanno “divorato” il balcone a piano terra. Domato l’incendio i vigili hanno avvisato i proprietari dell’appartamento, che stavano trascorrendo la notte di Capodanno da amici. Chi era in casa è stato invece fatto evacuare, fino alla conclusione delle operazioni di spegnimento e alla verifica sui danni riportati dalle abitazioni.

A Salerno sono stati i proprietari di tre veicoli parcheggiati a largo San Petrillo, nel centro storico, a subire le conseguenze di un bengala che ha colpito le auto facendo divampare un incendio in pochi istanti. Completamente distrutte una Mercedes classe A e un’Alfa 146, danneggiato in modo ingente un furgone Fiat Iveco. I vandali sono entrati in azione un po’ ovunque, prendendo di mira soprattutto i cestini per i rifiuti, come quello incendiato a via Conforti. Nei pressi della cittadella giudiziaria ha preso fuoco anche un’aiuola, attorno al “faro della giustizia”.

(hanno collaborato

Massimiliano Lanzotto

e Angelica Tafuri)

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