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Botti e animalisti: i fuochi si spostano

A Vallo della Lucania nonostante le preghiere e le richieste pressanti della Lega nazionale per la difesa del cane, i botti per Sant’Antonio da Padova sono stati sparati

VALLO DELLA LUCANIA. Alla fine i fuochi ci sono stati. Lontano dalla tradizionale location, ma ci sono stati. A Vallo della Lucania, infatti, nonostante le preghiere e le richieste pressanti della Lega nazionale per la difesa del cane, i botti per Sant’Antonio da Padova sono stati sparati, malgrado l’appello di Venera Gitto.

La presidente della sezione animalista, infatti, qualche settimana fa, aveva proposto al sindaco Antonio Aloia di vietare i fuochi d’artificio “rumorosi”, proponendo, in loro sostituzione quelli “silenziosi”, per il rispetto degli animali e dei cittadini. Richiesta che aveva fatto sobbalzare dalla sedia l’organizzatore della festa di Sant’Antonio, Antonio Oricchio, che per anni aveva allestito mirabili spettacoli pirotecnici in Piazza Santa Caterina e che quest’anno, si era visto negare la registrazione della richiesta in Comune da un’addetta di stampo animalista, che si era rifiutata di andare contro i suoi amici cani, riconsegnando l’istanza al mittente.

Forse le preghiere lo avranno aiutato e il santo gli sarà stato vicino: fatto sta che qualche giorno prima della festa, che si è svolta ieri sera, il sindaco rieletto della cittadina vallese, ha dato l’ok per sparare i fuochi d’artificio in una zona diversa da piazza Santa Caterina, nell’area parcheggio sulla Variante. E vissero tutti felici e contenti, almeno fino alla prossima festa patronale.