LA DECISIONE

Botte all’ex moglie, paganese a processo 

L’uomo non aveva mai accettato la separazione iniziando la persecuzione

PAGANI - Aveva deciso di farla pagare alla sua ex moglie, colpevole di averlo tradito stabilendo una relazione con un nuovo compagno: così il cinquantenne paganese, raggiunto da richiesta di processo con rito immediato, realizzò un agguato, seguendo i due a bordo dell’autovettura dove viaggiavano.
L’inseguimento culminò in un tentativo di speronamento, minacciandoli con un bastone. Ancora, il reo diffamò la sua ex diffondendo fotografie di lei nuda, in compagnia di altri uomini, attraverso facebook, per poi mostrare tutto alla figlia minore. Il sedici maggio successivo, invece, chiamò la ragazza per telefono, dicendole che aveva ucciso il suo compagno: non era vero, ma la trappola funzionò, così che non appena lei scese di casa venne afferrata dall’indagato, costretta a salire in auto e percossa a forza con un bastone e una raffica di schiaffi.
Lo stesso giorno, sedici maggio 2017, completò l’opera di pestaggio anche nei confronti del nuovo compagno di lei, preso a bastonate e mandato in ospedale, con lesioni al volto, al capo e al cuoio capelluto, ricoverato al reparto di neurochirurgia. L’obiettivo di questa storia di follia e violenza era sempre lei, direttamente o indirettamente. Le azioni dell’uomo erano tutte mirate a pestaggi e vendette, messe in atto per reagire di forza al comportamento della ex e violentissima persecuzione costruita contro di lei: la sua vita, le sue abitudini e la sua nuova relazione sono uscite distrutte da questi atti di vendetta, consumato con una dedizione criminale finita al centro dell’indagine ora arrivata alla naturale conclusione.
Gli episodi ricostruiti, partiti da una prima denuncia iniziale e poi rimessi in una sequenza di capi d’accusa riassuntivi, sono tali da costituire per la procura una prova articolata.
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