migranti

Botta e risposta tra Galdi e il sindaco Servalli

La questione dell’arrivo dei migranti in città è approdata nel Consiglio di ieri. A porre il problema all’attenzione dell’assise è stato l’ex sindaco Marco Galdi, il quale ha sottolineato: «Si...

La questione dell’arrivo dei migranti in città è approdata nel Consiglio di ieri. A porre il problema all’attenzione dell’assise è stato l’ex sindaco Marco Galdi, il quale ha sottolineato: «Si rincorrono voci relative all’arrivo, sul nostro territorio, di cittadini extracomunitari. Premesso che ritengo indispensabile assicurare adeguata accoglienza a queste persone, sia per elementari ragioni di solidarietà umana che per assicurare leale collaborazione alle istituzioni nazionali, chiedo di sapere come si muoverà l’amministrazione». E, nel dettaglio, Galdi ha domandato «se è vero che Cava è stata scelta per accogliere profughi e rifugiati e in che numero; in che modo l’amministrazione si sta preparando a questa accoglienza; se graveranno sul bilancio cittadino le spese per l’accoglienza e quali presìdi per la salute dei cittadini abbia apprestato a fronte dell’arrivo di queste persone».

Articolata la risposta del sindaco Vincenzo Servalli, il quale ha precisato che «secondo le disposizioni della Prefettura, Cava dovrebbe accogliere 160 migranti». Un numero che, però, la città non è in grado di ospitare «a causa della mancanza di strutture». In ogni caso «l’amministrazione sta valutando tutti i progetti giunti al Comune, per consentire l’accoglienza dei migranti che sarà in grado di accogliere». Il sindaco ha voluto precisare che «i costi per il soggiorno dei migranti non incideranno in alcun modo sul bilancio comunale» e, soprattutto, ha voluto rassicurare i cittadini che «non c’è alcun collegamento tra i casi di meningite di Cava e la presenza di venti nigeriani che sono già in città». Ha, infatti, sottolineato: «Quando sbarcano, i migranti sono sottoposti a una serie di controlli sanitari molto attenti; per questo i cittadini non devono in alcun modo temere, anche in prospettiva, per la loro salute».(a. c.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA