Bosso rilegge Nino Rota a Ravello

Il trombettista torinese domani a Villa Rufolo con la Nuova Orchestra Scarlatti

RAVELLO. I sogni, le atmosfere incantate, gli indimenticabili fotogrammi delle leggendarie pellicole di Federico Fellini, Luchino Visconti e Francis Ford Coppola rivivono attraverso le note di Nino Rota sul palcoscenico di Villa Rufolo domani sera (ore 21.459. A far incontrare il pubblico di Ravello con la musica dello scomparso compositore milanese sarà il trombettista Fabrizio Bosso, accompagnato dalla Nuova Orchestra Scarlatti di Napoli e dal trio jazz, con Claudio Filippini al piano, Rosario Bonaccorso al contrabbasso e Lorenzo Tucci alla batteria, che eseguiranno “Enchantment” sotto la direzione del maestro Stefano Fonzi. Il repertorio è il live del cd (“Fabrizio Bosso plays Enchantment -L’incantesimo di Nino Rota”) che il trombettista torinese ha registrato a Londra con la London Symphony Orchestra. Due mondi - la classica e il jazz - apparentemente distanti che s’incontrano e dialogano. «L’improvvisazione esisteva già dai tempi di Mozart, genio e sregolatezza - commenta Bosso - Il jazz si è accorto che i due mondi possono coesistere ed integrarsi, dando ottimi risultati quando gli arrangiamenti sono giusti e le orchestre sono pronte ad aprirsi all’improvvisazione». Per la seconda volta a Ravello, «è bellissimo ritornarci, ne sono veramente felice, anche per la musica che portiamo, che è certamente tra le cose più belle scritte per film del '900. Ravello poi, è un posto incantato, come il titolo del mio album».

Una lunga suite, «sì come nel disco. Il concerto ha durata di circa un'ora e mezzo, lasciando molto spazio ai soli, nella pura tradizione jazzistica». Dall’hard bop alla classica alla musica pop. Cosa bolle in pentola? «Mi diverto a variare. Mi piacerebbe andare prossimamente in Brasile, suonare la loro musica con i musicisti brasiliani. Sono già reduce da una esperienza discografica con Ivan Lins e Chico Buarque (“Inventario”) ma vorrei andare un po' lì e calarmi nel loro mondo».

Paola Primicerio

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