Borsa del turismo archeologico a PaestumA confronto studiosi, buyers e media

Il presidente della Provincia di Salerno, Angelo Villani, ha dato il via alla decima edizione della manifestazione che è punto di incontro tra operatori del settore, istituzioni e partner

Rovine antiche e sfide nuove. A pochi passi dai templi dorici di Paestum, tutto quello che, nel 2007, ruota attorno al "paesaggio archeologico", si concentra nel decennale della Borsa del Turismo archeologico, da ieri al 18 novembre. Giunti a Paestum i buyers europei e i partner del Mediterraneo: ospite ufficiale è la Libia. Ma ci sono anche diplomatici, studiosi ed esperti della comunicazione: i rappresentanti dell’Unesco, i consoli del Touring club italiano (in convegno nazionale domani, alle 16), le riviste archeologiche di tutta Europa.
C’è chi lotta per la salvaguardia del patrimonio culturale del Paese - uno stand del nucleo Tutela patrimonio culturale del Comando dei carabinieri di Napoli - e chi sperimenta vie inedite sul web, nella mostra "Archeovirtual". Promosso dalla Provincia di Salerno e dall’assessorato ai Beni culturali della Regione Campania, con il sostegno del ministero per i Beni e le Attività culturali e dell’Iccrom (Centro internazionale di studi per la conservazione ed il restauro dei beni culturali), l’evento è innanzitutto una fiera. Nell’hotel Ariston, in uno spazio di 15mila metri quadrati, ci sono 90 buyers internazionali, selezionati dall’Enit e 200 espositori provenienti da tutto il mondo: fra cui gli ospiti della Libia, che avranno un posto d’onore, dell’Albania e dell’Uzbekistan. «Siamo orgogliosi - ha dichiarato il presidente della Provincia, Angelo Villani - della crescita di quest’occasione culturale, legata sempre più strutturalmente al mondo del business, come è testimoniato dall’incremento della presenza di importanti buyers internazionali. Non possiamo che manifestare soddisfazione per il lavoro fin qui svolto ma, contemporaneamente, avvertiamo l’impegno a non fermarci qui, convinti come siamo che, mai come in quest’occasione, siamo sotto gli occhi del mondo». «La risorsa "cultura" - ha aggiunto Villani - unifica il bacino del Mediterraneo, alleggerisce il peso delle diversità storiche, etniche, economiche e sociali, ci fa diventare un unico popolo orgoglioso di mostrare al mondo le meraviglie di un passato mai come oggi presente». «A tal proposito - ha concluso Villani - mi preme ricordare il ruolo attivo che la Provincia di Salerno sta svolgendo nel Progetto "Bambini di Nassiriya - che prevede la costruzione, in Iraq, di un centro di alfabetizzazione per le giovani madri e di un asilo».