Sala Consilina

Boom di adozioni. Sono 130 i bambini accolti con amore 

Le scelte del sindaco Romano e del commercialista Ritorto: «Tante difficoltà ma tutte ripagate dall’affetto dei nostri figli» 

SALA CONSILINA. Il Vallo di Diano è storicamente una terra di accoglienza. E non è un caso, dunque, che ben 130 bambini siano stati adottati negli ultimi anni da una novantina di famiglie. Dietro queste vicende spesso dolorose ci sono però storie di umanità profonda. Come quelle del sindaco di Casalbuono, Attilio Romano, e di sua moglie Maria Claudia Viceconti; e del presidente dell’Ordine dei commercialisti di Sala Consilina, Nunzio Ritorto, e della moglie Giovanna Valletta, di Polla. Storie raccontate durante la giornata dedicata all’accoglienza delle famiglie adottive tenutasi nei giorni scorsi presso l’Auditorium Comunale – Polo Culturale Cappuccini di Sala Consilina, a cura del Piano Sociale di Zona Ambito S10 e moderata dal giornalista Geppino D’Amico.
La scelta del sindaco. «Abbiamo impiegato circa otto anni per diventare genitori biologici – racconta il sindaco di Casalbuono Attilio Romano - perchè era una cosa che, dopo il matrimonio nel 2005, volevamo che accadesse. Poi, per tante vicissitudini, non è accaduto e ci siamo rivolti agli organismi preposti facendo la domanda sia per l’adozione internazionale che nazionale. In meno di due anni abbiamo ricevuto la proposta dall’associazione di Potenza alla quale avevamo dato il mandato». La proposta era di tre bambini dalla Polonia. «Inizialmente – prosegue il sindaco – avevamo presentato la domanda per due bambini al tribunale di Salerno; poi, l’associazione ci ha fatto una proposta di tre bambini ritenendo che noi potevamo essere in grado di poter iniziare con loro un percorso». Poco tempo per una decisione importante: «Dieci minuti terribili per una risposta immediata e abbiamo detto sì». Nell’aprile di due anni fa l’incontro di Attilio e Maria Claudia con Filip, Olivia e Julia. Due giorni in Polonia, il ritorno in Italia e di nuovo 50 giorni in Polonia; e dal 16 ottobre del 2015 tutti insieme. «Le grandi difficoltà iniziali – dice il sindaco - sono state superate grazie alla gioia di vivere con tre bambini e il grande amore che ci ha subito uniti». I bimbi parlavano polacco ma hanno avuto due docenti speciali: i genitori Romano. «Avevano 3, 4 e 5 anni quando li abbiamo incontrati – racconta Romano – il nostro è un percorso straordinario e bellissimo, per certi versi un miracolo che si conferma quotidianamente».
La famiglia allargata di Polla. Anche a Polla l’affetto ha trionfato. Un bimbo, capelli biondi, occhi azzurri con una bustina di plastica in mano scende nel 2005 da un bus arrivato dalla Biellorussia per un’estate da trascorrere con Nunzio Ritorto e Giovanna Valletta sposati dal 1999. Ritornerà altre volte e poi per tutta la vita. «Al primo viaggio organizzato dall’associazione siamo andati per capire le sue origini – racconta Giovanna – abbiamo conosciuto tanti bimbi, ce li saremmo portati tutti. A volte basta poco per renderli felici...». I coniugi avviano le pratiche per l’adozione. «Nel gennaio 2008 nasce Karol e ad agosto del 2009 Gabriel - prosegue Giovanna – in tutte e due le occasioni c’era Stefan, come nostro primo figlio. Nel 2010 la telefonata per l’udienza». Stefan oggi ha 21 anni, è diplomato e lavora. Giovanna è anche referente del Gruppo accoglienza bambini Biellorussi per il Salernitano. Accoglie in casa da anni Anastasia, ora dodicenne.
Costi e aiuti. Spesso intraprendere il percorso dell’adozione comporta delle spese che molte famiglie non riescono a sostenere. Bisogna mettere in conto almeno 15- 20 mila euro. La Banca Monte Pruno si è fatta per questo promotrice di una serie di iniziative, spiega Antonio Mastrandrea, responsabile delle comunicazioni della Bcc: «L’anno scorso sono stati organizzati degli incontri anche specialistici. E abbiamo attivato una linea di finanziamento per dare l’opportunità alle famiglie di poter affrontare con serenità la scelta dell’adozione sia nazionale che internazionale».
Lucia Giallorenzo
©RIPRODUZIONE RISERVATA.