Boom di abusi edilizi Commissari avviano il piano abbattimenti

Individuati i primi manufatti realizzati senza permessi Il Comune agirà in danno degli attuali proprietari

Giro di vite del Comune di Battipaglia sul fenomeno dell’abusivismo edilizio. La commissione straordinaria, portando avanti l’attività di risanamento della macchina amministrativa, ha messo gli occhi sulle varie situazioni di abusivismo presenti in città. Le stesse che, stando alla relazione della Prefettura di Salerno da cui era conseguito lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni camorristiche, erano “sostanzialmente tollerate dall'amministrazione comunale che hanno favorito soggetti direttamente o indirettamente legati ad esponenti della criminalità organizzata”.

Nelle pagine di quella relazione era stata stigmatizzata “la scarsissima attività nell'azione di contrasto e repressione del fenomeno. Ne sono conferma i dati che indicano come dai 158 interventi registratisi nel 2009 si passi ai 42 nel 2013 e dalle 10 ordinanze di demolizione adottate nel 2009 si arrivi all'unica nel 2013 ed in ogni caso con nessuna procedura effettivamente portata a termine”. Secondo la Prefettura “l'azione amministrativa si è rivelata assolutamente inadeguata sia in quantitativi che sostanziali atteso che l'attività conseguente all'accertamento delle violazioni è stata praticamente inesistente”.

La commissione straordinaria ha modificato del tutto il modus operandi del Comune e, dopo aver fortemente lavorato per la demolizione dei Palazzi Pastena di Parco delle Magnolie e il chiosco abusivo realizzato di fronte al liceo scientifico “Medi”, ha avviato gli abbattimenti di manufatti abusivi in via Bari, via dei Vivai e via De Chirico. Si tratta di interventi in danno, ossia realizzati e pagati dal Comune, ma che dovranno sostanzialmente risarcire direttamente i proprietari all’ente.

Presso un fabbricato di via Bari, era stata realizzata una soletta a sbalzo in cemento, trasformando delle finestre in balconi. La proprietaria dell’edificio non ha ottemperato all’ordinanza di demolizione del 2013, costringendo il Comune ad agire in danno. La somma necessaria all’abbattimento, pari a 4mila euro, è stata anticipata dall’ente e dovrà essere ripagata dalla proprietaria.

Medesima la cifra spesa dal Comune per abbattere un ampliamento del piano terra di circa 40 metri quadrati realizzato in via dei Vivai, in aderenza al fabbricato esistente. Tale manufatto abusivo era stato quasi del tutto completato, mancando solo una parte della pavimentazione, l’impianto elettrico e le rifiniture.

Singolare il caso di via De Chirico, dove erano stati realizzati manufatti edili nell’ambito della corte di case popolari (fabbricati Iacp), sul lato retrostante e confinante con l’area della società Siis.

Si tratta di una struttura di circa 80 metri cubi, chiuso lungo il perimetro con dei pannelli ed una copertura in lamiera. Doveva essere un box per ricovero di animali. In tal caso, il Comune spenderà 5mila euro per abbattere il manufatto abusivo. Soldi che dovrà restituire il proprietario all’ente. Tutte le questioni relative all’abusivismo edilizio vengono seguite con attenzione dal dirigente del settore tecnico, Giancarlo D’Aco, di concerto con la commissione straordinaria ed il segretario generale Salvatore Massi.

Francesco Piccolo

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