IL CASO

Bonus per le imprese, la beffa dei prestiti: bocciate 1600 istanze

Tensioni alla Camera di Commercio per le pratiche respinte Il verdetto dopo due mesi d’attesa

SALERNO - Su 2mila domande presentate alla Camera di commercio, per accedere ai contributi a fondo perduto - messi a disposizione per l’abbattimento del costo per interessi e oneri accessori sui finanziamenti ottenuti - solo 390 imprese hanno avuto l’ok. Le altre dovranno ripresentare le istanze, che sono state respinte per vizi di forma o per non essere in regola, anche per pochi euro, col pagamento del diritto annuale camerale. Un “inconveniente” che ha creato tensioni nell’Ente camerale, anche tra i consiglieri, perché non tutti sono soddisfatti di come sia stata gestita finora la situazione. Perché dopo due mesi d’attesa e con prestiti già erogati, la maggior parte delle aziende s’è vista bocciata la domanda. Un eccesso di zelo, in un momento particolarmente difficile per l’economia, che non è piaciuto a tutti, in quanto anche un giorno di ritardo può essere vitale per sopravvivenza dell’attività, in un periodo in cui si devono farei conti con vari problemi e con la mancanza di liquidità.

La replica di Prete. Non è di questo parere il presidente Andrea Prete . «Quando si emana un bando – spiega – non si può essere flessibili. Noi, però lo siamo stati oltremodo, dando la possibilità di ripresentare le domande. Un’opportunità quest’ultima che non sempre viene concessa». Non è stata prevista, invece, l’integrazione della domanda. «Se l’avessimo fatto – rivela Prete – si sarebbero bloccate risorse a discapito di altri. Del resto l’intero iter è abbastanza chiaro, così come pure i requisiti richiesti. Se si è morosi, anche di pochi euro, con l’Ente, bisogna prima mettersi in regola e poi chiedere il sostegno». Perché non bisogna dimenticare che l’ordine di erogazione del contributo è cronologico. Vale a dire che conta la data di presentazione della domanda. «È come se si fosse in fila ad un ufficio postale – precisa Prete – e nel momento in cui tocca a noi l’impiegato ci fa notare che abbiamo sbagliato a compilare il bollettino e, perciò, dobbiamo rimetterci in fila».

Modalità del contributo. Il contributo (1 milione di euro in totale) consiste in un sostegno economico a fondo perduto erogato in un’unica soluzione finalizzato all’abbattimento del costo per interessi e oneri accessori sui finanziamenti di importo non superiore a euro 25mila euro, ovvero di importo non superiore a e 120mila euro. L’entità dell’abbattimento del costo di ciascun finanziamento viene determinato nella misura del 100% della quota per interessi e oneri accessori relativa all’intero finanziamento, fino ad un contributo massimo di 1.500 euro.

Il problema morosità delle imprese. Secondo il bando emesso nell’aprile scorso dalla Camera di Commercio di Salerno erano ammesse al bando le imprese che possedevano, alla data di presentazione della domanda, tra i requisiti richiesti quelli dell’iscrizione nel Registro delle imprese e la regolarità col pagamento del diritto annuale camerale; e che fossero in regola con le norme in materia previdenziale, contributiva. Requisiti che, per molte imprese, erano di fatto improponibili perché molte - tra crisi economica e i diktat del lockdown governativo - avevano già sospeso la produzione.

Gaetano de Stefano