Bonifica a rilento, c’è ancora l’amianto 

Nell’elenco del servizio Ambiente 325 immobili pieni di eternit: c’è anche l’ex materassificio

Una città d'amianto. A Battipaglia ci sono 325 immobili pieni d'eternit. Sopra le strutture di proprietà dell'Ente, invece, non ci sarebbe neppure una copertura in asbesto: soltanto una, il materassificio di via Catania, confiscato ai clan, destinato al Comune ed assegnato ai preti della città, ha ancora lamiere d'amianto. Ancora per poco: «In settimana le rimuoveremo», assicura padre Ezio Miceli.
Nella nota a firma di Angela Costantino, architetto responsabile del servizio ambiente comunale, si legge che «l'elenco aggiornato, ad oggi, conta 325 manufatti contenenti amianto». Rispetto al censimento del 2010, la Costantino scrive di «99 interventi di bonifica mediante rimozione e 16 attraverso incapsulamento». Si legge nella risposta ad un'interrogazione del consigliere d'opposizione Roberto Cappuccio, amareggiato dalla bonifica lumaca. E l'assessore Stefania Vecchio fa sapere che, per il materassificio di via Catania, alla luce dell'ordinanza che Palazzo di Città aveva sottoscritto il 19 marzo, i parroci della città hanno depositato un piano di caratterizzazione. Analisi dell'amianto e rimozione. «Per togliere quelle lastre - spiega la Vecchio - il 29 aprile abbiamo richiesto d'accedere al finanziamento della progettazione preliminare e definitiva di interventi di bonifica di edifici pubblici contaminati da amianto».
Una candidatura al fotofinish, visto che il bando del Ministero dell'Ambiente scadeva il 30 d'aprile. I residenti di via Catania, che da mesi lottano contro il degrado della struttura che, pur essendo stata assegnata due anni e mezzo fa, è ancora in stato d'abbandono, tremano. A tranquillizzarli ci pensa padre Ezio: «Abbiamo già fatto richiesta al Comune e all'Asl - spiega - e in settimana, con gli operai specializzati della "Lordi", partiamo con i lavori di rimozione delle lastre danneggiate che sono nel capannone»
Il prete stimmatino, che da poche settimane s'occupa in prima persona dell'opificio da trasformare in Polo territoriale della carità, garantisce che «in tempi brevi la struttura sarà messa a nuovo, coi finanziamenti pubblici o senza». Nel mirino di padre Ezio c'è "Iniziativa Housing Sociale 2018", proposto dalla Fondazione "Con il sud": il Polo della Carità può prendere 600mila euro. I cittadini tirano un sospiro di sollievo: «Attendiamo l'intervento», dice il rappresentante Egidio Parmense. E ringrazia don Ezio: «Gliel'avessero affidata prima…». (c. l.)