Bomba all’agenzia di assicurazioni Si sospetta vendetta

Ordigno all’entrata del “Consult Center” di via Domodossola I carabinieri interrogano il gestore, acquisite immagini video

Una bomba carta fatta esplodere dinanzi all’ufficio dell’assicuratore per “punirlo” probabilmente per una polizza non andata a buon fine: è questa l’ipotesi sulla quale lavorano gli investigatori per chiarire l’esplosione dell’altra notte in via Domodossola. Ignoti, poco prima della mezzanotte, hanno fatto esplodere un grosso petardo artigianale che ha divelto la saracinesca dell’agenzia assicurativa “Consult Center”.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Battipaglia, diretta dal capitano Erich Fasolino, che hanno sentito il proprietario ed avviato le indagini. L’esplosione ha provocato un forte boato che è stato sentito in tutto l’isolato. Lo spostamento d’aria ha fatto scattare gli allarmi delle auto in sosta lungo la via. In particolare è partita la sirena dell’allarme di una Ford Kuga parcheggiata davanti all’ingresso dell’assicurazione, ferma ad una distanza di superiore al metro dalla saracinesca. Le schegge hanno raggiunto la carrozzeria della vettura. Lo scoppio ha danneggiato anche la serranda del locale a piano terra e la vetrata interna. Si contano danni per alcune migliaia di euro, ma è l’azione intimidatoria quella più grave.

Le indagini dei carabinieri sono iniziate dal luogo dove è avvenuta dell’esplosione, cercando di raccogliere quanti più elementi possibili. A cominciare dale immagini dei circuiti di sorveglianza privati posizionati in zona che, potrebbero aver catturato dei video utili all’identificazione degli attentatori.

I militari hanno sentito il titolare dell’agenzia, per stabilire se avesse o meno ricevuto nei giorni scorsi minacce. I carabinieri sono concentrati proprio sul lavoro dell’uomo e sulla sua clientela. E tra gli assicurati dell’agenzia di via Domodossola che si nasconderebbe l’attentatore dell’altra notte. Ovviamente siamo nel campo delle ipotesi. Dagli ambienti investigativi, pur mantenendo il riserbo sulle indagini, è emerso che sono in corso approfondimenti su alcuni contratti assicurativi stipulati dall’agente. Si parla di dati particolarmente utili che consentirebbero ai carabinieri di stringere il cerchio su chi ha sistemato e fatto esplodere la bomba carta. Si sospettano forti dissidi sorti a seguito della stipula di un contratto che non avrebbe soddisfatto le pretese del cliente. Almeno dai primi risultati investigativi si esclude la pista del racket o della criminalità organizzata. L’episodio dell’altra notte ha profondamente scosso la città. Sono riaffiorati i ricordi quando a piazzare bombe erano i clan del “pizzo”, ma non sembra questo il caso. I carabinieri indagano allo stato per danneggiamento, anche se le indagini potrebbero allargarsi ad altri reati più gravi.

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