«Bollette in ritardo? Colpa anche dei civici»

Il direttore del Consorzio acquedotti: «Per seimila nostri clienti manca l’indicazione stradale»

SAPRI. È un pasticcio la mancata consegna delle bollette. Un pasticcio fortunatamente solo sulla carta, ma che ha già fatto arrabbiare parecchi cilentani che si sono visti recapitare il bollettino di pagamento al Consac (il Consorzio acquedotti) con la data di pagamento già scaduta. Ma se agli utenti cilentani accadrà di trovare la sorpresa nella cassetta della posta, possono stare tranquilli e non perdere la calma.

Il direttore generale del Consac, Sergio Caputo, ha già chiesto ai suoi funzionari la massima comprensione per gli utenti del golfo di Policastro. «Siamo arrabbiatissimi con i dirigenti delle Poste – spiega il direttore generale del Consac, Sergio Caputo – purtroppo la mancata consegna dei bollettini di pagamento è un problema che va avanti ormai da anni e non solo a Sapri. Inviamo i bollettini con largo anticipo ma purtroppo – continua Caputo – la posta resta ferma per giorni nei centri di smistamento. E naturalmente le proteste degli utenti non si fanno attendere. Anche noi abbiamo protestato con le Poste chiedendo un’attenzione maggiore ma non sempre abbiamo avuto riscontri positivi».

In particolar nell’ultimo mese dalla zona di Sapri «abbiamo ricevuto centinaia di reclami. Siamo stati letteralmente inondati di telefonare di chiarimento».

I pagamenti scadevano il 18 dicembre scorso; poi rilevato il problema «è stata disposta la proroga fino al 31 di dicembre ma considerato il disagio – ha spiegato il direttore - permetteremo agli utenti di Sapri di pagare senza alcuna mora anche nel mese di gennaio». Ad ogni modo per evitare problemi c’è una soluzione.

«Basta chiedere ai nostri uffici di ricevere le prossime bollette via email. In questo modo gli utenti – spiega Caputo - risparmieranno anche le spese postali».

Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito internet dell’ente o contattare telefonicamente gli uffici del Consorzio.

«Ad onor della verità – ha tenuto a precisare il direttore- debbo precisare che spesso la posta arriva in ritardo anche per l’assenza in molti comuni dei numeri civici. Basti pensare che su 85mila nostri utenti ben 6mila sono senza numero civico». (v.r.)

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