Bofill, il padre del Crescent «Critiche troppo violente»

L’architetto spagnolo difende la sua opera: «Sarò soddisfatto solo quando lo vedrò finito»

«In tutti i Paesi quando si effettuano interventi emblematici alimentano polemiche, ma con questa violenza non lo avevo visto fino ad ora». Lo ha detto l'architetto Ricardo Bofill - a margine dell'incontro al Comune di Salerno “Italia Viva” - in riferimento al Crescent, l'edificio da lui progettato per il lungomare di Salerno ed al centro di polemiche oltre che dell'attenzione della magistratura. «Dappertutto, da Parigi al Giappone - aggiunge l'architetto che ha progettato il Crescent - le opere emblematiche scatenano pareri controversi, animano i politici e le comunità. Questa è una cosa normale. Non so perchè si è scatenata questa polemica. In altri posti quello che accade è che si registra una problematica generale, c'è una problematica di città, con un caso particolare che si sente di più e su quel caso si monta una scena. Io so solo che, in collaborazione con il Comune, abbiamo lavorato su un progetto che è stato realizzato così come immaginato. Sarò soddisfatto solo quando lo vedrò finito». In merito al fatto che il ministero per i Beni culturali si è costituito al Consiglio di Stato, in occasione dell'udienza sul Crescent del prossimo 11 marzo, l'architetto dice solo di «non essere un amministrativo. Non entro - conclude Bofill - nel merito. Io, comunque, amo il ministero dei Beni culturali».