“Blue tongue”, centinaia di capi abbattuti

L’epicentro dell’epidemia tra Caggiano, Contursi, Sala e Montesano. Coldiretti: indennizzi e vaccini

Indennizzi agli agricoltori per lo smaltimento delle carcasse degli animali morti di “blue tongue” e un tavolo permanente per la zootecnia in Regione. Queste le novità emerse dall’incontro promosso da Coldiretti a Bagnoli Irpino per discutere della spinosa problematica della blue tongue, la febbre catarrale degli ovini che sta decimando interi greggi. Sono già oltre 700 gli animali morti solo nel Vallo di Diano, con focolai in tutta la provincia di Salerno.

E a Bagnoli sono giunti oltre cento allevatori da Caggiano, Contursi, Sala Consilina e Montesano sulla Marcellana che resta il centro più colpito dall’epidemia, pericolosa per gli animali ma non per l’uomo. «È necessario chiudere la stagione degli indennizzi e avviare la stagione della prevenzione e della legalità – ha sottolineato nel suo intervento il presidente di Coldiretti Salerno, Vittorio Sangiorgio – nel corto circuito burocratico che si è venuto a creare tra Regione e Asl, coi vaccini comprati dalla Regione e mai usati dai servizi veterinari per la profilassi preventiva, i problemi ricadono solo sugli allevatori».

Sono oltre 217mila i capi ovini in Campania, 83mila solo in provincia di Salerno. Dal dibattito promosso da Coldiretti col presidente della Commissione agricoltura regionale Maurizio Petracca, Paolo Sarnelli responsabile del settore veterinario della Regione, Vincenzo Aiala, vice presidente della commissione regionale sanità e il direttore regionale di Coldiretti, Salvatore Loffreda, è emersa la possibilità per gli allevatori di poter richiedere, tramite Asl e rivolgendosi agli uffici Coldiretti, un risarcimento per lo smaltimento delle carcasse. Annunciata, inoltre, l’istituzione di un Tavolo permanente della zootecnia in Regione con le associazioni di categoria e le commissioni congiunte sanità e agricoltura.

Erminio Cioffi

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