Blocco dei cantieri per la rete del metano Licenziati gli operai

I lavoratori ricevuti in municipio dopo il presidio sindacale Voza: «Si riprenderà solo dopo aver riparato le buche»

CAPACCIO. Dopo la sospensione degli scavi per le opere di metanizzazione decisa dal Comune, la ditta incaricata dei lavori ha avviato le procedure di licenziamento per gli operai impegnati nei vari cantieri. I lavoratori ieri hanno inscenato una protesta davanti a Palazzo di Città e poco dopo sono stati ricevuti in Comune. «I lavori non sono sospesi: in questa fase dovranno riguardare solo la sistemazione a regola d’arte di tutti gli assi viari interessati da interventi di scavo - si legge in una nota dell’amministrazione - connessi alla realizzazione della rete del metano. Una volta che la ditta avrà proceduto alla messa in sicurezza delle strade ripristinando il manto d’asfalto, dopo un sopralluogo di accertamento, il Rup potrà concedere alla ditta l’ulteriore proroga richiesta per il completamento degli interventi andati oltre i termini stabiliti dal contratto d’appalto». Il comune ritiene comunque «grave» l’avvio delle procedure di licenziamento per gli operai impegnati sui vari cantieri, «visto che i lavori non sono stati sospesi, anzi dovranno in questi giorni essere oggetto di accelerazione considerata la necessità impellente di risistemare il manto d’asfalto».

Gli operai sono stati ricevuti dal vicesindaco Fabio Spagnuolo, dal segretario comunale e dal capo di gabinetto del sindaco, Eustachio Voza. «Abbiamo fatto presente - spiega Voza - che la sospensione non riguarda i lavori per la metanizzazione, ma solo gli scavi per il momento, invitando gli operai ad effettuare prima i ripristini e poi a proseguire con i lavori. L’amministrazione ritiene importanti le opere di metanizzazione sul territorio, ma queste devono essere concluse rispettando le norme di sicurezza per i cittadini».

L’ordine di servizio, afferma Voza, sarà revocato «quando la ditta avrà proceduto al corretto ripristino. La prossima settimana sarà convocato un tavolo tecnico a cui prenderanno parte il Comune, l’azienda Mazzitelli e i sindacati, per fare il punto della situazione».

Intanto proprio in merito all’esecuzione dei lavori, il consigliere Maurizio Paolillo ha presentato una richiesta di chiarimenti. «Dal progetto approvato - evidenzia - si evince che le sezioni di scavo e ripristino prevedono adempimenti precisi a seconda delle strade sui quali vengono eseguiti. In particolare gli scavi andrebbero ripristinati con sabbia, misto binder e tappetino. In ogni caso alla fine, il manto stradale dovrebbe comunque garantire il passaggio anche di mezzi pesanti non essendo previsto alcun divieto per tali veicoli. In più sono previste particolari prescrizioni per tubazioni passanti a meno di 10 mt dalle abitazioni. Ma, quanto si vede sui cantieri, non pare affatto che sia seguito quanto stabilito in progetto e soprattutto alla luce dei risultati finali, visto che le strade cedono. Si verifichino i lavori eseguiti e, ove occorra, gli scavi in corso di esecuzione e quelli che presentano anomalie».

«Tali lavori - conclude Paolillo - dovrebbero avere una durata pluriennale e i problemi successivi resterebbero al nostro ente».

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