EDILIZIA

Blocca-ruspe, la Regione detta le linee ai Comuni 

Una delibera di Consiglio potrà sancire l’interesse pubblico ed evitare le demolizioni decise dalla magistratura

NAPOLI . La giunta regionale va avanti sulla legge “blocca ruspe” e vara le linee guida per le misure alternative alle demolizioni di immobili abusivi. Un tracciato che non ammette rallentamenti e scatenerà polemiche elettorali: la delibera del 6 febbraio scorso spalanca le porte agli occupanti abusivi, ai quali «a preferenza» i Comuni potranno fittare o vendere i fabbricati. Una scelta resa sovrana dalla norma regionale: sarà possibile ignorare l’ordine di demolizione del giudice, tramite una delibera dei consigli comunali sui “prevalenti interessi pubblici”, che acquisisca l’immobile al patrimonio municipale. Il governatore Vincenzo De Luca sfida Palazzo Chigi - che ha impugnato la legge davanti alla Consulta - e la magistratura, che non condividerà il potere conferito agli enti locali di fermare gli abbattimenti, anche in presenza di alcuni paletti: i provvedimenti giudiziari saranno dribblati «sempre che l’opera non contrasti con rilevanti interessi urbanistici, ambientali o del rispetto dell’assetto idrogeologico».
La delibera, che attua la legge approvata lo scorso giugno, delinea pure i requisiti morali degli “occupanti di necessità”. Sono esclusi dal beneficio i delinquenti abituali, professionali o per tendenza, salvo riabilitazione; i pregiudicati per delitti non colposi con pena detentiva non inferiore nel minimo a tre anni, oppure per ricettazione, riciclaggio, insolvenza fraudolenta, bancarotta fraudolenta, usura, rapina, delitti contro la persona commessi con violenza, estorsione; per reati contro l’igiene e la sanità pubblica, frode nella preparazione e nel commercio degli alimenti previsti da leggi speciali, i sottoposti a misure di prevenzione e misure di sicurezza. Ma è prevedibile che proprio sugli “occupanti di necessità” sorgano i maggiori contrasti. La parola evoca quegli “abusi di necessità” sui quali De Luca aveva escluso ogni interesse della norma. A fine agosto, poco dopo il ricorso del Governo, aveva convocato una conferenza stampa per replicare alle accuse di fare un assist agli abusivi ("La legge non parla di condono, sanatoria o abusivismo di necessità").
Gianmaria Roberti
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