Blitz dei carabinieri del Nas al Centro agroalimentare 

Sequestrate 17 tonnellate di ortofrutta non tracciata, multati i commissionari In tre stand scoperti sette facchini che lavoravano al nero, sospese le attività 

Maxi sequestro dei carabinieri del Nas al centro agroalimentare: sotto chiave ben 17 tonnellate tra verdure ed ortaggi. Sanzionati 18 operatori sui 20 attivi nel mercato ortofrutticolo per la commercializzazione all’ingrosso di prodotti ortofrutticoli. Scoperti anche lavoratori a nero. I carabinieri si sono presentati all’apertura dei cancelli del mercato ortofrutticolo, intorno alle 3.45 di ieri mattina. In forze, 27 militari del Nas di Salerno al comando del maggiore Vincenzo Ferrara, collaborato dagli uomini del gruppo forestale di Salerno diretti dal capitano Caterina Grippo, dai colleghi del Nucleo ispettorato del lavoro dell’Arma, da quelli della stazione di Mercatello e dal personale dell’Asl hanno effettuato minuziosi controlli in tutti gli stand e depositi del mercato ortofrutticolo.
Il centro agroalimentare ospita le strutture destinate alla commercializzazione dei prodotti agricoli ee si sviluppa in due fabbricati separati dalla galleria commerciale coperta dove insistono 23 box (al momento ne sono aperti 20) chiamati anche stand per la vendita, in concessione agli operatori del settore, i cosiddetti commissionari. Tutti gli operatori sono stati molto collaborativi con i militari, anzi erano a loro volta interessati a comprendere le discipline che regolano il settore per regolarizzarsi. Ieri, sono state riscontrate numerose irregolarità in tema di tracciabilità degli alimenti. Sequestrare ben 17 tonnellate tra pomodori, patate, cipolle, cavolfiori, insalate, funghi, carciofi, arance, broccoli di natale e bietole che saranno distrutti a garanzia della salute collettiva.
Il valore della merce sotto sequestro si aggira sui 300 mila euro. I prodotti più irregolari sono stati le patate, i cavoli e i funghi, quasi sempre privi di indicazioni idonee. Va detto che i militari anche solo con la corrispondenza dei prodotti con un documento fiscale non hanno provveduto al sequestro. Per dare un’idea della quantità di merce sequestrata va ricordato che ogni anno, in poco meno di 300 giorni di lavoro, il mercato di Salerno movimenta complessivamente 550mila quintali l’anno, pari 55mila tonnellate di prodotti e che il picco è nel periodo estivo, mentre in questi mesi c’è una abbassamento dei volumi commercializzati anche di un quarto.
I tecnici della prevenzione dell’Asl hanno campionato mele, pere e cavoli, per verificare eventuale presenza di residui di prodotti fitosanitari. I controlli rientrano nelle numerose verifiche che i carabinieri stanno eseguendo nella filiera alimentare e da tempo. Del resto, l’allora capitano Ferrara, sei anni fa, con i carabinieri del Nac controllò tutti i mercati ortofrutticoli della Campania sequestrando centinaia di tonnellate di merce.
Ai 18 operatori cui è stata sequestrata parte della merce saranno inflitte contravvenzioni per un importo complessivo di circa 30mila euro. Il Nucleo Ispettorato del lavoro ha riscontrato sette violazioni per impiego di manodopera in nero (tutti facchini) da parte di tre operatori, nei confronti dei quali è stata disposta la sospensione delle attività imprenditoriale ed ai quali saranno elevate contravvenzioni per 27mila euro.
Il problema è il solito ed è culturale: molti operatori dell’alimentare non rispettano la tracciabilità dei prodotti, e un alimento non tracciato è in astratto insicuro. In molti casi la non tracciatura nasconde difficoltà organizzative dei produttori o evasione fiscale, ma la sicurezza degli alimenti non può tollerare la non tracciatura di ogni singolo passaggio, dal campo alla tavola.
Salvatore De Napoli
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