L'OPERAZIONE

Blitz contro le ndrine, c’è anche il salernitano Di Piano

Il 59enne di Casalbuono gestiva il ristorante “La Voglia” a Mentone dove confluivano i soldi del narcotrafficante Giorgi

CASALBUONO - È la più grande operazione contro la ‘Ndrangheta messa in campo dalla Dda di Reggio Calabria grazie alle indagini del Ros e a diverse autorità di polizia in otto stati europei e non solo. Tra i 108 arrestati (85 in carcere) c’è anche il 59enne Michele Di Piano nato a Casalbuono, nel Vallo di Diano, ai domiciliari. Associazione mafiosa, concorso esterno e traffico internazionale di droga con l'aggravante di ingente quantità, traffico di armi, anche da guerra, riciclaggio, favoreggiamento, trasferimento fraudolento e procurata inosservanza di pena, sono le accuse per gli indagati. Ad eseguire l’inchiesta la Dda reggina diretta dal procuratore Giovanni Bombardieri i militari del Ros e del comando provinciale di Reggio Calabria, al comando del colonnello Marco Guerini che hanno focalizzato la loro attenzione in particolare le cosche Nirta-Strangio di San Luca e Morabito di Africo.

Tra gli indagati per queste vicende anche Vincenzo Giorgi di San Luca nel Reggino, figura di riferimento del suo gruppo, che avrebbe importato cocaina dal Sudamerica e mantenuto rapporti con l’Australia anche per questioni di stupefacenti. Il 38enne Giorgi avrebbe impiegato e trasferito i proventi dei traffici illeciti nella società “Aurora” con sede a Mentone in Francia per la gestione del ristorante "La Voglia" sulla Costa azzurra intestato a Giuseppe a Scidone di Palmi e Michele Di Piano di Casalbuono.

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