Montecorvino rovella

Blitz anti-abusivismo dei vigili Sequestrati tre capannoni

MONTECORVINO ROVELLA. Sequestrati a Montecorvino Rovella capannoni realizzati in difformità di legge. La Polizia Municipale, nell’ambito di controllo del territorio, ha apposto i “sigilli” ai tre...

MONTECORVINO ROVELLA. Sequestrati a Montecorvino Rovella capannoni realizzati in difformità di legge. La Polizia Municipale, nell’ambito di controllo del territorio, ha apposto i “sigilli” ai tre immobili costruiti senza le prescritte autorizzazioni. Gli uomini della municipale, diretti dal maggiore Donato Salvato, sono intervenuti nella frazione Macchia di Montecorvino Rovella, dove era stata notata la presenza di un voluminoso insediamento di natura industriale. Dai controlli eseguiti presso l’Ufficio tecnico di Palazzo di Città, è stato così accertato che l’opera realizzata era sprovvista dei titoli edilizi necessari e che l’antica struttura portante, regolarmente denunciata nel 2002, era stata, secondo i rilievi dei “caschi bianchi”, completata e trasformata in capannone con un evidente cambio di destinazione d’uso. All’interno della struttura industriale è stata poi riscontrata la presenza di attrezzature e materiale che sarebbero serviti a riparare prodotti in vetroresina e plastica. Un secondo sopralluogo eseguito dagli agenti della Polizia municipale ha fatto rilevare altre opere sprovviste di licenza edilizia e realizzate in contrasto con le norme a tutelano il territorio. In questo caso si trattava di un capannone nel quale sono state rinvenute attrezzature da gommista. Il capannone era fornito di elettricità pari a 360 volt, inoltre adiacente la struttura era stato realizzato un manufatto destinato con molta probabilità a deposito. Infine, l’attenzione dei “caschi bianchi” si è spostata su un fabbricato frazionato in due unità immobiliari con accessi indipendenti di cui una adibita ad attività artigianale, in particolare ad autocarrozzeria di circa 150 metri quadro con forno annesso dalle dimensioni 6 metri per 4. Tutte le aree per un valore di mezzo milione di euro, sono state sottoposte a sequestro giudiziario.

Roberto Di Giacomo