I RETROSCENA

Blitz a Orria, Di Fiore il dominus e rispunta anche la Dervit

Al centro delle indagini dei carabinieri c’è il responsabile dei due uffici tecnici 

ORRIA - Parla di una gestione “casareccia” il gip del Tribunale di Vallo della Lucania, Sergio Marotta , nelle due ordinanze parallele di misura cautelare per Orria e Perito che hanno un comune denominatore: il geometra Antonio Di Fiore , di Perito, responsabile dell’Ufficio Tecnico di entrambi i piccoli Comuni cilentani. L’inchiesta della procura vallese parte sul fronte di Perito e a far partire le indagini è un circostanziato esposto della segreteria comunale Francesca Faracchio , che è anche il responsabile per la prevenzione della corruzione e della trasparenza al Comune. La funzionaria, tre anni fa, fece denuncia ai giudici di Vallo dopo una serie di segnalazioni e di accesso agli atti degli ex consiglieri comunali di minoranza, Renato Apolito ed Edmondo Lava (ex sindaco di Perito).

Sotto lente finivano i gli affidamenti dei lavori pubblici dell’efficientamento energetico del municipio, della valorizzazione del sistema locale dello stesso paese e della ristrutturazione dell’impianto di depurazione di Ostigliano. Oltre al circostanziato esposto della segreteria comunale, i carabinieri sentivano a sommari informazioni i consiglieri di minoranza ed effettuavano una perizia contabile finale per verificare la congruenza delle opere ultimate con il prezzario allegato al momento dell’aggiudicazione dei lavori. Dal raffronto emergenza grosse incongruenze. Inoltre, i magistrati vallesi ottenevano anche dal gip l’autorizzazione alla captazione dei colloqui telefonici tra gli indagati, raccogliendo altri elementi ultimi alle indagini su frode e truffe che sarebbero stati fatte dagli undici indagati alle spalle della collettività. Ed è dalle intercettazioni telefoniche che gli inquirenti vengono a conoscenza del presunto accordo criminoso tra il geometra Di Fiore e il sindaco Mauro Inverso di Orria. «...È iniziata la campagna elettorale », chiede Di Fiore al sindaco impegnato per le consultazioni che si svolgeranno da lì a breve.

«Come! Alla faccia del caspita », risponde Inverso che aggiunge: « u quando vien?i». Il geometra dice di essere lì in serata. «...vedi che quelli hanno fatto la pec, ti hanno mandato tutte le cose ... quindi devi solo far firmare il contratto ...», dice il sindaco Inverso. «A Piano», concluse. Per il gip Marotta stanno discutendo dello sdoppiamento di un appalto per affidarlo sotto soglia e utilizzare una procedura ampiamente discrezionale. Nell’inchiesta sulle frodi negli appalti dei due centri cilentani compare anche la Dervit Spa di Roccadaspide, la stessa che ritroviamo nell’inchiesta sul “Sistema Cilento” dove sono indagati i sindaci di Agropoli, Adamo Coppola , e Capaccio, Franco Alfieri . Secondo gli inquirenti, all’azienda avrebbero pagato somme sul conto finale dei lavori per il “tetto ventilato” sul Municipio di Perito che - sostiene l’accusa - non è stato mai realizzato. Gli undici indagati rispondono, a vario titolo, di frode, truffa ai danni dello Stato, abuso d’ufficio e falso. Nei prossimi giorni cominceranno in tribunale a Vallo gli interrogatori di garanzia degli amministratori, funzionari e imprenditori che gestivano la cosa pubblica in disprezzo delle più elementari norme giuridiche, tanto da piegare l’interesse pubblico in funzione di quello dei privati- amici.

(m.l.)