Bivacchi e schiamazzi nella ex Di Mauro 

I residenti protestano per la presenza notturna di extracomunitari nella struttura. Fermo da anni il piano di riqualificazione

Urla e schiamazzi nella notte provenienti dalla sede abbandonata delle vecchie officine grafiche “Di Mauro”, in via XXV Luglio. Episodi che si sono ripetuti ciclicamente negli ultimi giorni e che hanno portato i residenti della zona a richiedere all’amministrazione maggiori controlli. Una vicenda non certo nuova ma che, visti gli ultimi fatti segnalati da quanti abitano in zona, ha inevitabilmente riacceso i riflettori su quell’immobile desolato, preda dell’incuria e soprattutto abitato da alcuni extracomunitari senza altra dimora.
Una superficie complessiva di quasi 15 mila metri quadri di uffici, capannoni e area di parcheggio – abbandonata a se stessa ormai da anni – da tempo è diventata rifugio improprio di un gruppo di stranieri che, stando alle segnalazioni fatte da diversi residenti della zona, cambierebbero di settimana in settimana, a seconda delle necessità. A testimoniarlo i materassi, le coperte e i sacchi che abbondano nei locali centrali della struttura. E ancora bottiglie di birra, di vino e di altri alcolici sparse un po’ dovunque insieme a quel che resta della vecchia destinazione d’uso dell’immobile, totalmente saccheggiato e vandalizzato.
A preoccupare i cittadini che vivono in zona il fatto che spesso gli extracomunitari che occupano l’ex Di Mauro non si limitano solo a trascorrere lì la notte ma si lasciano andare anche ad eccessi che vanno da urla e schiamazzi fino addirittura agli incendi che, lo scorso anno, interessarono i locali del fabbricato a causa di una sigaretta lasciata accesa.
Insomma c’è timore tra quanti vivono in zona, alla luce di altri episodi verificatisi in passato anche all’esterno della struttura e nella vicina villa Schwerte dove, lo scorso anno, una famiglia venne aggredita da un extracomunitario ubriaco.
Ma il problema non è solo la presenza degli extracomunitari: a trovare rifugio nello stabile ci sono anche topi e serpenti che proliferano soprattutto d’estate all’ombra della folta e selvaggia vegetazione cresciuta nel cortile centrale, immediatamente a ridosso della strada.
L’amministrazione – più volta allertata dalle tante segnalazioni pervenute ai centralini della polizia locale – avrebbe al momento le mani legate per agire nell’immediato, considerata la questione aperta della proprietà dell’immobile che ha alle spalle una lunga e travagliata storia giudiziaria. Ad ogni modo l’amministrazione, già lo scorso anno, si era rivolta direttamente al curatore fallimentare, sotto la cui giurisdizione si trova attualmente l'immobile, per disporre in tempi lo sbarramento di tutti i punti di accesso e scongiurare, così, una volta per tutte, l'occupazione illecita dei locali.
Giuseppe Ferrara
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