Biomassa, tredici ricorsi Il Comune ora si accoda 

Baronissi, contestato al Tar il silenzio-assenso per l’installazione degli impianti Valiante: «Chiesti documenti di conformità, anche noi ci costituiremo in giudizio»

BARONISSI. Tredici persone, in due diversi identici ricorsi, si sono rivolte al Tar per ottenere l’annullamento del presunto silenzio assenso dell’ente relativamente all’installazione di due impianti di cogenerazione a biomassa legnosa nella zona Pip di Sava. Il sindaco di Baronissi Gianfranco Valiante, ha precisato che il Comune si costituirà in giudizio per evidenziare tutto l’iter ad oggi seguito dall’amministrazione e per valutare la conformità di legge dei due impianti.
«L’amministrazione comunale - sottolinea in una nota il sindaco - si è tempestivamente attivata per istruire le pratiche invitando le due imprese a documentare la piena conformità a legge degli impianti, soprattutto in considerazione del cumulo di sostanze nocive che si potrebbe verificare in ipotesi di attivazione. I due impianti, infatti, dovrebbero essere posizionati a poco meno di 400 metri l’uno dall’altro in una zona densamente popolata e già interessata da altri fattori oggettivamente inquinanti».
In effetti, il primo cittadino, tiene a sottolineare con forza, il ruolo centrale che l’ente sta ricoprendo in questa vicenda molto dibattuta, che ha fatto scendere in piazza i residenti del posto e i comitati cittadini per dire no alle centrali a biomassa. «Il Comune - spiega ancora Valiante - farà valere la normativa vigente al fine di tutelare fino in fondo l’interesse pubblico alla salute dei cittadini, e si opporrà fermamente a qualsiasi soluzione tecnica che non tenga conto del rispetto pieno delle norme di tutela in materia».
Il sindaco, inoltre, al fine di chiarire la ferma posizione del Comune, annuncia che l’amministrazione si costituirà in entrambi i giudizi. Sulla questione, il partito di Rifondazione Comunista col circolo “Puletti” di Baronissi è sceso di nuovo in campo per sottolineare la battaglia che i loro membri stanno affrontando in prima linea. «Dallo scorso 6 giugno ad oggi - si legge in una nota di Rifondazione Comunista - è nato un comitato No biomassa, sono stati realizzati sit in, volantinaggi, consigli comunali, stiamo raccogliendo firme, in base al regolamento comunale, su una nostra petizione. E c’è tanto altro come ad esempio la nostra proposta di “rivisitare” il Pec (Piano Energetico Comunale) approvato all’unanimità dal consiglio comunale nel 2011”. Il circolo “Puletti” ha poi invitato le altre forze politiche a prendere posizione sulla questione delle centrali a biomassa.
Mario Rinaldi
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