ANCORA DISAGI

Binari bloccati a Napolitreni in ritardo e pendolari nel caos

La protesta di un gruppo nutrito di disoccupati alla stazione centrale di Napoli ha provocato l'interruzione del traffico ferroviario

Tutto il traffico di treni in arrivo e in partenza dalla stazione di Napoli Centrale è stato bloccato ieri a causa dell’occupazione dei binari da parte di oltre 150 manifestanti appartenenti a sigle di lotta contro la disoccupazione. Sono stati otto i treni di lunga percorrenza e circa tremila i passeggeri che hanno subito i disagi, con Trenitalia obbligata a organizzare percorsi alternativi per evitare la paralisi completa dei trasporti su ferro.
Ma il blocco ha comunque creato caos e disagi. Due Eurostar da e per Milano hanno avuto origine e fine corsa ad Aversa, mentre l’Intercity 590 da Reggio Calabria per Roma è stato istradato da Salerno sull’itinerario via Sarno-Cancello -Villa Literno, senza passare da Napoli.
Per fronteggiare l’imprevista interruzione era stato predisposto anche l’utilizzo di bus sostitutivi che la successiva rimozione del blocco ha reso superfluo.
Dopo una lunga ed estenuante trattativa con la polizia i manifestanti si sono allontanati dai binari. Intanto i passeggeri in partenza da Napoli si erano affollati nell’atrio della stazione in attesa che la situazione si sbloccasse e i treni potessero ricominciare a partire.
Il blocco ha causato alla fine forti ritardi per diversi treni: l’Eurostar proveniente da Milano ha viaggiato con 50’ ritardo, mentre il treno Regionale proveniente da Eboli è giunto a Napoli con oltre 85 minuti di ritardo.
Ma i disagi hanno avuto ripercussioni anche sulla viabilità intorno alla stazione centrale. Anche perché molti viaggiatori, esasperati dall’attesa, hanno deciso di affidarsi ad altri mezzi di trasporto per bypassare il nodo di Napoli.
I bus della Sita - in particolare quelli che effettuano il collegamento autostradale con Salerno - sono stati presi letteralmente d’assalto. Mentre i viaggiatori provenienti da Salerno, per evitare di rimanere imbottigliati nel traffico caotico che si era formato intorno alla stazione napoletana, hanno deciso di lasciare il bus nei pressi della sede Inps di via Galileo Ferraris e di raggiungere a piedi piazza Garibaldi e le altre destinazioni. Solo dopo le 14 la situazione è tornata alla normalità in stazione come fuori.
La Procura di Napoli intanto, da quanto si è appreso, avrebbe aperto un fascicolo d’inchiesta ipotizzando il reato di interruzione di pubblico servizio.