Bimbo si sporge dal balcone Salvato dalla polizia 

BATTIPAGLIA. È grazie al sangue freddo di un poliziotto che il sabato sera battipagliese non si trasforma in tragedia. L’agente afferra il bimbo di due anni, che s'era arrampicato sul balcone di casa,...

BATTIPAGLIA. È grazie al sangue freddo di un poliziotto che il sabato sera battipagliese non si trasforma in tragedia. L’agente afferra il bimbo di due anni, che s'era arrampicato sul balcone di casa, e porta in salvo il piccolo, che rischiava di schiantarsi contro l'asfalto. Sono le 22 di un sabato sera: ad una volante del Commissariato di Polizia di Stato di Battipaglia, diretto dal vice questore aggiunto Imma Acconcia, arriva una segnalazione anonima da via Stella.
«C’è un bambino che sta per buttarsi giù», dice una signora terrorizzata. La stessa telefonata arriva pure ai vigili del fuoco del distaccamento di Eboli, che si mettono in contatto coi poliziotti: al civico 34 di via Stella, nell’omonimo rione periferico, gli agenti della volante vedono una cinquantina di persone radunate in strada, tutte col naso all’insù.
Alzano lo sguardo e vedono il bimbo, che sta per buttarsi giù dal primo piano della palazzina: un volo di sette metri, che per un fanciullo di due anni sarebbe fatale. Alla base del balcone c'è un cordolo di cemento, e in sommità c'è una piccola inferriata: il piccolo sta cercando di portare la gamba dall'altro lato della ringhiera, e lo fa sorridendo, come se fosse un gioco.
«Abbiamo provato a bussare - raccontano i vicini di casa ai poliziotti - ma non risponde nessuno». A quel punto gli agenti comprendono che non si può esitare neppure per un attimo: con un forte spintone, uno di loro tira giù la porta di casa. A terra c'è un uomo, che dorme su un piumone disteso a terra: è un bracciante agricolo, di origine marocchina, reduce da una lunga giornata di lavoro campestre, e si risveglierà soltanto al termine delle operazioni di salvataggio.
La mamma non è in casa: è uscita con l'altro figlio. Il poliziotto, ad ogni modo, si dirige in fretta e furia verso il terrazzino e, tra gli applausi della folla radunata in strada, afferra il bimbo e lo riporta in casa. Il piccolo, ignaro della gravità di quel che sarebbe potuto accadere, continua a ridere: di sorrisi la vita gliene regalerà tanti, ma per ognuno di essi dovrà esser grato a quel poliziotto che gli ha salvato la vita. (c. l.)