il caso alla tortorella 

Bimbo nato morto, annullata la condanna delle ostetriche

È stata annullata dalla Cassazione la sentenza che aveva condannato due ostetriche della casa di cura Tortorella per procurato aborto. Secondo i giudici di Tribunale e Corte d’Appello le due...

È stata annullata dalla Cassazione la sentenza che aveva condannato due ostetriche della casa di cura Tortorella per procurato aborto. Secondo i giudici di Tribunale e Corte d’Appello le due professioniste erano responsabili di non essere intervenute in tempo su una donna di Pagani che era all’ottavo mese di gravidanza, determinando con la loro condotta colposa la morte del feto. Entrambe erano state condannate a una pena di sei mesi, con una sentenza d’appello che ieri i giudici della Cassazione hanno però annullato, disponendo una nuova pronuncia di merito e inviando per questo gli atti processuali alla Corte d’appello di Napoli.
Le motivazioni della pronuncia saranno depositate nei prossimi giorni, ma si sa che il ricorso del difensore Agostino De Caro era fondato sull’assenza di colpa specifica delle due imputate e sulla mancanza di nesso di causalità tra il loro comportamento e la morte del nascituro. La vicenda risale al gennaio del 2010, quando la donna in stato di gravidanza avvertì un malore e si recò per un controllo nella clinica dove, di lì a poco, avrebbe dovuto partorire. I forti dolori al basso ventre le avevano fatto pensare a contrazioni premature e con il marito si era precipitata alla Tortorella. Pochi giorni prima aveva eseguito gli accertamenti di routine e le era stato detto che non c’era nulla di anomalo, i nuovi controlli fecero invece capire che il nascituro stava male. Quando si decise per il trasferimento della paziente all'ospedale Umberto I di Nocera era già troppo tardi, la donna fu sottoposta a un intervento chirurgico ma il bambino nacque morto. Dopo la condanna in primo grado delle due ostetriche, fu disposto il giudizio anche per una ginecologa, per la quale il processo è tuttora pendente.
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