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Bimbo morto in grembo Sparito secondo tracciato

CAPACCIO. Non uno, ma due i tracciati scomparsi dalla cartella clinica di Maria Rosaria che, lo scorso 23 febbraio, ha partorito con un cesareo il figlio morto in grembo all’ospedale di Battipaglia....

CAPACCIO. Non uno, ma due i tracciati scomparsi dalla cartella clinica di Maria Rosaria che, lo scorso 23 febbraio, ha partorito con un cesareo il figlio morto in grembo all’ospedale di Battipaglia. È quanto ha scoperto l’avvocato Marco Nigro, difensore della coppia di Capaccio, a seguito dell’acquisizione della cartella clinica. Il legale ha proceduto ad un’integrazione di querela. A mancare sono i due tracciati effettuati alle 7 e alle 9 nella mattinata in cui il piccolo è deceduto. Tra i due il più importante è quello delle 7, soprattutto per stabilire con certezza l’orario del decesso del piccolo.

L’integrazione alla denuncia è stata presentata presso la caserma dei carabinieri di Battipaglia, agli ordini del capitano Giuseppe Costa. Al secondo tracciato ha fatto seguito un’ecografia, allegata alla cartella clinica, che ha confermato l’assenza di battito del neonato e l’avvenuto decesso.

Toccherà agli inquirenti accertare eventuali responsabilità su chi era tenuto a custodire la cartella clinica e a chi spettava l’onere di inserirvi i due esami.

Il legale per confermare e dimostrare che i tracciati sono stati eseguiti ha fornito delle prove testimoniali. Si tratta, in particolare, della sorella di Maria Rosaria, presente al tracciato effettuato alle 7 e di un’altra ragazza di colore, che ha effettuato l’esame nella stessa stanza e dopo circa un’ora ha partorito. In base a quanto raccontato da Maria Rosaria ai familiari, nel momento in cui è stata sottoposta al primo tracciato era presente un’altra donna e la sorella era fuori dalla stanza. Subito dopo il tracciato alla donna sarebbe stato riferito che il battito non si avvertiva perché le sonde erano state collocate male: le è stato chiesto di ritornare. Il secondo tracciato è stato effettuato alle 9 e, dopo una quindicina di minuti, i sanitari hanno comunicato ai genitori la tragica notizia della morte del neonato.

Al momento sono nove gli avvisi di garanzia per il reato di interruzione colposa di gravidanza, emessi dal pm Francesco Rotondo nei confronti dei sanitari dell’ospedale.

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