Montecorice

Bimbo ingerì detersivo, gastroscopia ogni 20 giorni

Parla la madre del piccolo: «Il calvario di mio figlio non è ancora terminato»

MONTECORICE. «Da quattro mesi non viviamo più». Ad affermarlo è Martina Marra, la madre del bimbo di venti mesi che nell’ottobre scorso ingerì del detersivo per lavastoviglie in un bar a Montecorice, nella frazione San Nicola. Da quel momento è iniziata l’odissea per la famiglia Radano. «Dopo quel maledetto giorno in cui mio figlio, all’epoca di 16 mesi, ingerì il detersivo per lavastoviglie, la soda caustica – racconta la donna – è iniziato l’incubo per noi. Il mio piccolo dopo una settimana trascorsa in rianimazione nel reparto di pediatria dell’ospedale di Battipaglia, è stato sottoposto ad alcune procedure per dilatare l’esofago, che a causa del liquido ingerito tende a restringersi. Quindi ogni 15-20 giorni, all’ospedale “Santobono” di Napoli, nel reparto di chirurgia pediatrica, deve ripetere tali manovre che consistono nell’operare una gastroscopia e attraverso un palloncino far dilatare l’esofago. A distanza di 4 mesi dall’incidente il liquido ancora brucia e provoca ulcere all’interno dell’esofago di mio figlio, e questo comporta anche problemi per mangiare. In un primo momento veniva alimentato tramite flebo, poi i riscontri degli esami avevano fatto ben sperare, facendo credere che le ulcere si fossero assorbite, ma alcuni giorni fa, all’ennesimo rifiuto del cibo, i riscontri diagnostici hanno evidenziato che il problema delle ulcere è tornato. E ora mio figlio non mangia più. Non sappiamo più cosa fare».

E le prospettive non sono rosee: «Se la situazione non si risolve, mio figlio dovrà essere sottoposto a un intervento chirurgico che consiste nell’impiantare una sorta di esofago artificiale».

Nel frattempo la famiglia del piccolo ha presentato denuncia contro il titolare del bar, colpevole, a detta della donna, «di aver lasciato il detersivo in una bottiglia di succo di frutta senza tappo, alla portata del bambino». Il piccolo, in quel 19 ottobre del 2016, prese tra le mani la bottiglietta e ingerì il liquido, mentre la mamma stava bevendo il caffè e il barista si era allontanato dal bancone. Dopo aver consumato il caffè, la donna, vedendo vomitare il proprio figlio diverse volte, fece scattare l’allarme, avvertendo il 118. Il piccolo, non appena giunse all’ospedale di Battipaglia, venne sottoposto a un trattamento ai carboni attivi e ad altre cure, per cercare di porre rimedio al problema, che però ad oggi non risulta ancora risolto.

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