Bimbi intossicati a Serre: «Ora vogliamo la verità»

SERRE. Chiedono chiarezza i genitori dei 14 bambini di Serre ricoverati giovedì scorso, per sospetto avvelenamento, dopo aver mangiato delle pesche a scuola. Ad una settimana dal ricovero nessuna...

SERRE. Chiedono chiarezza i genitori dei 14 bambini di Serre ricoverati giovedì scorso, per sospetto avvelenamento, dopo aver mangiato delle pesche a scuola. Ad una settimana dal ricovero nessuna indicazione chiara su quanto accaduto. «Mio figlio ed altri compagni di classe hanno dovuto fare altri accessi in ospedale – racconta Giuseppina Impemba – da sette giorni i medici dell’ospedale riscontrano problemi enterici nei bambini colpiti dall’intossicazione». Sulla vicenda è in corso un’inchiesta della magistratura affidata ai carabinieri del Nucleo Antisofisticazione. «Ad oggi non sappiamo ancora nulla, insieme agli altri genitori stiamo raccogliendo le cartelle cliniche dei nostri figli – continua l’avvocato Impemba – non puntiamo il dito contro nessuno, vogliamo solo sapere cosa sia successo. Aspettiamo i risultati delle analisi sulle pesche sequestrate poi decideremo cosa fare». Vogliono sapere cosa e chi ha fatto rischiare la vita ai propri figli, vogliono la verità e la vogliono subito. Conoscere attraverso quali strade quelle pesche sono giunte sulle tavole dell’Istituto Gonzaga, all’interno del progetto ministeriale ‘Mensa Sana’ per educare alla corretta alimentazione e con prodotti di stagione. «Oggi ci riteniamo fortunati – conclude Giuseppina – i nostri figlio sono a casa e stanno bene ma non possiamo non pensare a quello che sarebbe potuto succedere. Qualcuno avrà responsabilità di quanto accaduto». Maggiori controlli da parte di chi è deputato, al momento non ci sono persone iscritte nel registro degli indagati visto che i carabinieri intendono prima aspettare i risultati di laboratorio che verranno effettuati nei laboratori dell’Asl. Nessuna inclinazione allarmismo, invece, chiede il presidente di Coldiretti, Sangiorgio, che rassicura sulla qualità delle produzioni ortofrutticole salernitane.

Angelica Tafuri

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