Bimba malata, odissea per le terapie

Il papà paganese costretto a girare per gli uffici Asl per avere l’assistenza

PAGANI. Finito l’incubo per i genitori di una bimba paganese di 20 mesi affetta da leucemia linfoblastica acuta. Martedì la piccolina, ha spiegato la famiglia, sarà inserita nell’assistenza domiciliare integrata (Adi) per avere le cure a casa e tutti i medicinali necessari.

Giovedì scorso la piccola, dopo il primo ciclo di chemioterapia a Napoli, è tornata a casa per qualche giorno ma l’Asl non aveva dato il via libera per erogare i presidi richiesti a sostegno delle cure ricevute al Policlinico. Ieri mattina sollecitato dallo zio della bambina, Giuseppe Barone, presidente dell’Associazione nazionale No Aids, si è fatto portavoce della famiglia paganese e ha scritto al manager dell’Asl, raccontando la loro odissea e invocando un intervento immediato. «La bimba ha terminato il primo ciclo di chemioterapia presso il Policlinico a Napoli ed è stata dimessa – ha spiegato attraverso Facebook Antonio Cicalese lo zio della piccola – La clinica pediatrica ha prescritto alla piccola un elenco di presidi da richiedere all’Asl di competenza, il papà della piccola si è recato al Distretto di Pagani e gli è stato detto che i presidi prescritti possono essere erogati solo in regime di Adi. L’ufficio Adi è chiuso. L’uomo ha contattato telefonicamente la farmacia territoriale di Nocera Inferiore, ha scoperto che forse la sua istanza potrebbe essere respinta perchè i presidi prescritti sono dovuti ai malati oncologici adulti». Una situazione per fortuna risolta bene, come ci ha chiarito ieri pomeriggio il padre, che ha confermato che martedì mattina sua figlia sarà inserita nel servizio di domiciliare integrato per ottenere la giusta assistenza. L’augurio è che adesso la piccola possa al più presto guarire e vivere una vita serena con l’affetto della sua famiglia.

Gerardo Vicidomini

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