Bilancio, disavanzo da nove milioni di euro

Ma non c’è squilibrio: il Comune sceglie di accantonare 162 milioni e di vincolarne altri 50

Si chiude con un disavanzo di circa nove milioni di euro il bilancio 2015 del Comune. Tuttavia, tale disavanzo non è dovuto a gravi squilibri, ma al fatto che, a fronte di un avanzo di amministrazione di 203milioni di euro, l’Ente ha deciso di accantonare 162milioni di euro per il fondo credito di dubbia esigibilità e di vincolare altri 50milioni di euro. Da qui il risultato in negativo. Lo si legge nella delibera, con relativi allegati, approvata dalla Giunta il 29 aprile, (assente proprio l’assessore al Bilancio Alfonso Buonaiuto, impegnato in Regione Campania); provvedimento che il 20 maggio passerà all’esame del Consiglio. Nella stessa delibera si certifica, inoltre, che è stato rispettato il patto di stabilità. È possibile però andare anche più nel dettaglio. In particolare per quanto riguarda il capitolo delle entrate. Il totale ammonta a circa 592milioni di euro, di questi poco meno di 147milioni di euro sono entrate tributarie. Queste ultime sono in leggera diminuzione rispetto all’anno scorso quando si attestarono a 151milioni di euro. «Le entrate tributarie – si legge nella relazione al consuntivo – rappresentano una voce particolarmente importante nell’intera politica di reperimento delle risorse posta in essere da questa amministrazione, consapevole dei riflessi che un’eccessiva pressione fiscale possa determinare sulla crescita del tessuto economico del territorio amministrato. Allo stesso tempo occorre tener presente che il progressivo processo di riduzione delle entrate di contributi da parte dello Stato impone alla Giunta di non poter ridurre in modo eccessivo le aliquote e le tariffe». Detto questo, a consuntivo 2015 si certificano 73milioni e 500mila euro di imposte, 44milioni e 739mila euro di tasse e 28milioni e 676mila euro di tributi speciali. Da sottolineare che il gettito delle imposte è notevolmente aumentato rispetto al 2014 quando si fermò a 65milioni di euro. Si sono, invece, ulteriormente ridotti i contributi dello Stato. Se nel 2013 erano stati poco più di 21milioni di euro, nel 2015 si sono fermati a nove. Ammontano, poi, a 32milioni di euro le entrate extratributarie; significa due milioni di euro in più rispetto al 2014. Ci sono, infine, 123milioni di euro di entrate derivanti da accensione di prestiti in quanto «la politica degli investimenti posta in essere da questo ente, non può essere finanziata esclusivamente da contributi pubblici e privati». Il ricorso all’indebitamento, quindi, è indispensabile e aumenta di anno in anno; nel 2014 era stato di 106milioni di euro. (a.c.)

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