«Bilancio condizionato dai tagli»

Melchionda difende le «scelte dolorose però convinte». Ma Cariello lo accusa

«Scelte dolorose ma convinte»: è la sintesi del sindaco Melchionda sui tagli alla cultura ed allo sport, effettuati nel bilancio 2013 per mantenere servizi sociali essenziali. Incassata l’approvazione, il primo cittadino di Eboli accantona le cifre e spiega le scelte politiche inserite nel documento economico licenziato giovedì sera dal consiglio comunale.

La bufera scatenata dall’opposizione sull’aumento delle tasse ed i tagli operati alla programmazione di eventi culturali e sportivi trova pronta risposta: «Ci siamo fatti carico di approvare un bilancio in un quadro di grave incertezza normativa – sottolinea Melchionda - si impongono aumenti indiscriminati, lo Stato taglia i fondi ai comuni costringendoli, di conseguenza, a scegliere fra un aumento delle tasse e il taglio dei servizi essenziali».

Tagli statali, e debiti pregressi per oltre 40 milioni di euro che secondo il sindaco incidono a cascata sui bilanci comunali e nelle tasche dei cittadini: «Ad oggi, non si comprende ancora in che misura lo Stato garantirà la copertura della seconda rata dell’Imu per la prima casa, e se i cittadini saranno chiamati a pagare una parte dell’imposta. A ciò va aggiunta la lievitazione del costo di smaltimento dei rifiuti che si riversa sulla Tares – continua Melchionda - questo bilancio è condizionato dal piano di riequilibrio finanziario al quale abbiamo dovuto accedere per ripianare i debiti, prevalentemente relativi al Pip, derivanti dia contenziosi».

Un bilancio pieno di vincoli per il sindaco di Eboli che nonostante le cifre indicate nel documento finanziario difende le scelte fatte nei limiti del possibile: «In questo bilancio, è vero, ci sono pochissime risorse per la cultura e per lo sport, ma abbiamo scelto, con convinzione, di confermare e migliorare i servizi di grande utilità sociale; abbiamo garantito l’assistenza domiciliare agli anziani non autosufficienti, anche se il fondo non è stato riversato ancora dalla Regione».

Se per la maggioranza le “ingerenze” finanziare del governo hanno ridotto il bilancio all’osso, per il capogruppo del Nuovo Psi il documento finanziario approvato è il frutto di una malagestione dell’amministrazione Melchionda: «È inutile scaricare le responsabilità sul governo quando è sotto gli occhi di tutti la cattiva gestione della Eboli Multiservizi che non poco ha inciso sul bilancio comunale – sostiene Massimo Cariello – senza parlare poi della Eboli Patrimonio creata ad hoc per operazioni finanziarie che consentissero equilibri di bilancio negli anni scorsi. È da anni che sottolineiamo il fallimento di questa amministrazione. Il bilancio 2013 è la “certificazione” del fallimento politico ed amministrativo».

Angelica Tafuri

©RIPRODUZIONE RISERVATA