Bilancio comunale, i giudici vagliano il 2013

Scaduto il termine per le risposte dei revisori. E sugli incassi delle multe si chiedono atti urgenti

Neanche il tempo di “bocciare” il rendiconto 2012 che all’esame della Corte dei conti arriva un altro bilancio comunale, il consuntivo 2013, per il quale è scaduto il 28 novembre il termine entro cui i revisori avrebbero dovuto inviare alla sezione di controllo le risposte al questionario. L’adempimento non è stato ancora assolto, ma sebbene il termine non sia perentorio si prevede che la procedura si chiuda a breve e che subito dopo la magistratura contabile passi al setaccio tutte le poste attive e passive, per verificare se persistono le anomalie riscontrate sull’anno precedente e di cui si profilavano effetti negativi per i futuri equilibri finanziari. Intanto a Palazzo di Città è iniziata la corsa contro il tempo per adeguarsi, entro sessanta giorni, alla prescrizioni della sentenza ed evitare così il blocco dei programmi di spesa ritenuti senza copertura o, nel caso peggiore, il commissariamento ad acta. Dopo che nel fine settimana si è diffusa la notizia della sentenza, alcuni consiglieri di maggioranza hanno incontrato ieri mattina l’assessore al bilancio Alfonso Buonaiuto per avere delucidazioni sui rilievi e capire come ci si muoverà per mettersi in regola, posto che la sentenza deve essere notificata al presidente del consiglio comunale «perché ne dia comunicazione al Consiglio per le valutazioni di competenza».

Pur riconoscendo la validità di alcune deduzioni dell’ente (ad esempio sulla spesa per il personale e i rapporti creditori e debitori con le società partecipate) la Corte ha mantenuto pesanti censure su altri capitoli di bilancio quali la mole di residui attivi vetusti e inesigibili e la copertura di spese correnti con entrate straordinarie di per se stesse aleatorie, paventando rischi sulla tenuta degli equilibri di bilancio dei futuri esercizi. Un paragrafo è dedicato inoltre all’impiego degli introiti derivanti dalle contravvenzioni stradali, che sono vincolati a spese per la sicurezza di automobilisti e pedoni e che sarebbero stati invece impiegati per far fronte ad altre spese ordinarie. Un’anomalia a cui la Corte dei conti chiede rimediare subito con l’inizio del nuovo anno. La sentenza parla di «criticità gestionale alla quale occorre porre rimedio con urgenza», rilevando anche il «mancato reintegro delle somme destinate alle spese in conto capitale (e quindi vincolate per destinazione)». A fare accendere il segnale di allarme c’è inoltre la «grave crisi di liquidità», con anticipazioni di tesoreria non rimborsate nei tempi prescritti. (c.d.m.)

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