Bersani arriva a Napoli ma De Luca dà forfait

Nessuna frizione assicurano nel Pd: il candidato premier a Salerno il 21 febbraio. Intanto Landolfi ammonisce Caldoro: «L’Asl trasformata in segreteria politica»

SALERNO. A Napoli, per l’arrivo di Pier Luigi Bersani (oggi ore 14 - Stazione Marittima), il grande assente sarà il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca. Nessuna frizione, tagliano corto i suoi. Quello di Napoli è sostanzialmente un incontro per presentare i candidati, Bersani sarà a Salerno il 21 febbraio. Il candidato premier dunque chiuderà la campagna elettorale in città. Prima di lui, probabilmente il 19, ci sarà Dario Franceschini. Ma dalla segreteria fanno sapere che in città arriveranno anche Massimo D’Alema e pare, si stia lavorando anche ad un incontro pubblico con Matteo Renzi. Una pax insomma, a 360 gradi, ecumenica, come quella raggiunta con Enrico Letta, che dopo l’incontro con il sindaco di qualche giorno fa pare abbia preso a cuore la “questione salernitana”. Proprio Letta sarà nel salernitano almeno altre tre volte, nel corso di questa campagna elettorale. Soprattutto nel Cilento e nell’Agro sarnese nocerino.

Una campagna elettorale, questa, anomala, dal fiato corto, di corsa, con pochi spazi di manovra e di errore. Così, anche gli interventi diventa puntuali, come quello sull’utilizzo improprio delle istituzioni.

«È inutile che il presidente della Regione Stefano Caldoro non presenzi alle iniziative del suo partito dicendo di non voler far pesare il suo ruolo istituzionele in questa campagna elettorale, quando poi, contrariamente a quanto dice, è notorio che molte istituzioni del territorio sono state ridotte a segreterie politiche». Il segretario provinciale del Partito democratico, Nicola Landolfi ammonisce i comportamenti, «registrati su tutto il territorio», di molti uomini del Pdl. L’esempio denunciato è quello «dell’Asl di Salerno, diretta da un ex assessore non eletto ed ex Pdl» diventata, secondo Landolfi «un luogo di promesse e di campagna elettorale». Per Landolfi «non c’è alcun problema che Caldoro frequenti iniziative pubbliche, è un uomo di partito, lo comprendo. E’ stato eletto mica nominato dal Ministero. Però che vigili sull’uso improprio che si fa dei posti di comando nelle istituzioni».

Un monito, questo dell’uso improprio del potere istituzionale, che arriva anche dalla segreteria napoletana del partito. In una nota congiunta del segretario regionale del Pd, Enzo Amendola e del capogruppo Pd al Consiglio regionale, Umberto Del Basso De Caro si legge: «Altro che sospensione degli assessori, i membri della giunta Caldoro candidati al Parlamento, con il “silenzio assenso” del presidente, proseguono a fare campagna elettorale a spese dei cittadini».

Il riferimento è alla partecipazione di Giuseppe De Mita in qualità di vicepresidente ad alcune manifestazioni. «Troviamo tutta questa vicenda davvero paradossale ed incredibile».

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