Bennet rinuncia al ricorso e ricompatta il gruppo 

«Per ricontare le schede elettorali a San Severino passerebbe troppo tempo Lavorerò in Consiglio e smentisco le voci di fratture tra i nostri consiglieri»

MERCATO SAN SEVERINO. Vincenzo Bennet, il grande sconfitto delle elezioni comunali, rinuncia all’annunciato ricorso per il riconteggio delle schede dopo che, al ballottaggio di domenica scorsa, è stato sconfitto dallo sfidante Antonio Somma per appena 42 voti. «I nostri avvocati – ha riferito Bennet – ci hanno sconsigliato di fare ricorso al Tar. Per sapere l’esito, passerebbe troppo tempo. Piuttosto, smentisco in maniera categorica le voci secondo cui nel mio gruppo di nove consiglieri comunali, ci sarebbero spaccature. Anzi, il gruppo consiliare è coeso e compatto. Lavoreremo uniti e valuteremo il da farsi ogni volta, in Consiglio comunale».
A giurare fedeltà nei confronti di Bennet, oltre ai nove consiglieri eletti, ci sono anche quelli non eletti, tra cui Carlo Guadagno. La sua elezione è sfumata di un pelo. Bastava l’affermazione del suo candidato sindaco del centrosinistra e sarebbe rientrato come primo dei non eletti. «La coesione politica del gruppo Bennet - ha dichiarato Guadagno - non è una chimera, ma rappresenta l’espressione di uomini di valore». A ribadire questo concetto è anche Fabio Iannone, il decano del Consiglio comunale. «I miei valori morali e la mia esperienza politica - ha ancora una volta ribadito Iannone - mi suggeriscono l’unica rotta che conosco: la lealtà, la responsabilità, il rispetto della mia comunità e dei miei elettori».
Il neo sindaco, allo stato attuale, anche se ha sempre esposto il contrario, avrebbe un problema di governabilità derivante dai numeri in Consiglio comunale. I suoi quattro consiglieri, infatti, sono in numero inferiore rispetto ai nove del gruppo Bennet. Quindi potrebbe cadere in qualsiasi momento. L’assise è completata da Angelo Zampoli ed Eduardo Caliano (uomini dell’ex sindaco Giovanni Romano) e dalla leader del Movimento Cinque Stelle, Annalucia Grimaldi.
Intanto, Somma è al lavoro anche per la scelta degli assessori. Nell’esecutivo potrebbe entrare anche l’ex presidente del Consiglio comunale, Mauro Iannone, che ha deciso di mettersi da parte per far scendere in campo il suo pupillo, Giuseppe Albano (eletto anche lui), altro indiziato a far parte della giunta. La quale, poi, verrebbe completata con elementi esterni. Non si esclude, inoltre, che Somma potrebbe concedere la presidenza del Consiglio comunale (che avverrà tramite votazione) a un “bennettiano” e la vicepresidenza a uno tra Zampoli e Caliano. Anche Grimaldi ha espresso un “no” secco ad apparentamenti o possibili accordi politici.
Mario Rinaldi
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