IL FATTO

Bellizzi, due indagati per la morte di Loreto Rizzo

Si tratta dei conducenti delle altre auto. I tre feriti ricoverati in ospedale sono stati dimessi

BELLIZZI - Un mazzo di fiori rossi è stato deposto sul luogo dell’incidente dove mercoledì scorso ha perso la vita il 36enne Loreto Rizzo . Nel violento impatto sono rimaste ferite anche altre tre persone trasportate dal 118, all’ospedale Santa Maria della Speranza di Battipaglia. Le loro condizioni di salute per fortuna non sono gravi. Infatti i tre feriti sono stati dimessi ieri mattina con pochi giorni di prognosi. Dopo le cure del caso, i conducenti delle auto sono stati sottoposti anche a test tossicologici risultando negativi. Ora si attende l’autopsia sul corpo di Loreto Rizzo per capire le ragioni che hanno causato il decesso della vittima.

Le tre auto sono state sequestrate. Prima dell’autopsia, i conducenti delle due macchine saranno iscritti nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo o stradale. Al momento gli inquirenti stanno completando la dinamica dell’impatto. Un’intera comunità si stringe attorno alla famiglia di Rizzo, molto conosciuta e stimata in paese; il papà è stato per anni dipendente del Comune di Bellizzi. Sull’accaduto è intervenuto il sindaco Mimmo Volpe : «È un giorno triste per la nostra comunità, perdere la vita in un tragico incidente è una dramma che non ti aspetti. Riposa in pace giovane papà e marito, riposa in pace giovane Loreto». Fin qui il dolore, ma Volpe lancia anche un appello alla Provincia di Salerno affinché: «venga sbloccato il progetto di riqualificazione e messa in sicurezza dell’intera strada provinciale 164. Magari – aggiunge – costruendo una rotatoria allo svincolo per la località di San Vito».

Un messaggio di cordoglio è giunto anche dell’ex primo cittadino, Pino Salvioli : «La nostra terra perde oggi un altro suo figlio, portato via da un’inaspettata disgrazia. Non ci sono parole per descrivere l’atterrimento di notizie del genere, però voglio provare a conservare di te il ricordo di un ragazzo pieno di energie». Una tragedia annunciata, secondo alcuni. Una lunga scia di sangue. Una strada, la ex statale 164, costellata da tante insidie. Buche, illuminazione scarsa in alcuni punti, numerose intersezioni. Un’arteria che andrebbe completamente riqualificata. A perdere la vita negli anni sono state molte persone, in maggioranza giovani. Nel 2010 si verificò l’incidente mortale nei pressi del cimitero di Montecorvino Rovella dove persero la vita i cugini Stefano e Alessandro Citro , di 20 e 19 anni. Antonio Viscido , invece, è morto nel giugno del 2016. Infine il sinistro fatale, appena un anno fa, che ebbe come vittima Walter Cuoco , un uomo di 61 anni che camminava a bordo strada fuori dal centro abitato di Macchia.

Roberto Di Giacomo