LA SENTENZA

Bellizzi, atti sessuali in bagno: bidello condannato

Due anni e otto mesi di reclusione al collaboratore scolastico originario del Cilento: palpeggiò sei alunni della scuola media

BELLIZZI - Due anni e otto mesi di reclusione al bidello che palpeggiava gli alunni maschi nei bagni. La pena è inferiore a tre anni e non andrà in carcere. La sentenza è stata emessa nei giorni scorsi dai giudici della Terza sezione penale del tribunale di Salerno, presidente Vincenzo Ferrara . Al 50enne originario di un paese del Cilento, è stata applicata anche l’interdizione per cinque anni da ogni incarico nelle scuole di ogni ordine e grado. E non potrà ricoprire ruoli in organizzazioni che hanno a che fare con ragazzi minorenni. Il bidello è stato condannato per violenza sessuale su minori, reato commesso mentre prestava servizio alla scuola media di Bellizzi.

Secondo la pubblica accusa, il bidello (difeso al processo dall’avvocato Carmelo Veneri ) entrava sommessamente nei locali dei servizi alla persona. Si avvicinava ai minori e con mosse fulminee praticava gli atti sessuali su ragazzini. Sei sono quelli che avrebbero subito le attenzioni morbose del 50enne. I genitori di due minorenni si sono costituti in giudizio, quali parti civili, assistiti dagli avvocati Nunzio Graziano Andreolassi e Stefania Grisi . I fatti contestati sono avvenuti negli ultimi quattro mesi del 2018, periodo durante il quale l’imputato era in servizio alla scuola di Bellizzi come collaboratore scolastico. Le indagini sono partite dopo la segnalazione del corpo docenti.

Gli atteggiamenti del bidello e le attenzione verso gli alunni maschi erano divenuti ormai noti nell’ambiente scolastico, anche perché tra gli studenti si era sparsa la voce sulle abitudini assunte dal collaboratore scolastico che si presentava nei bagni mentre i ragazzini, che all’epoca dei fatti erano appena dodicenni, si attardavano per espletare i propri bisogni corporali. L’attività investigativa, svolta con assoluta circospezione, ha permesso di raccogliere numerosi elementi di prova a carico del bidello, tra questi le testimonianza delle persone informate su quanto accadeva nei bagni della scuola.

Il Tribunale ha riconosciuto in primo grado la penale responsabilità del 50enne, colpevole di violenza sessuale su minorenni. E l’ha condannato a due anni e otto mesi di reclusione, pena che non prevede la reclusione in carcere. Inoltre, i giudici hanno vietato al 50enne di assumere altri incarichi nelle scuole, impedendogli anche di frequentare associazioni e organizzazione dove sono presenti minori. Il Tribunale si è riservato tre mesi per depositare le motivazioni della sentenza. Poi, il bidello potrà presentare il ricorso in Appello.

(m.l.)