Battuta al cinghiale fatale morto il cacciatore 60enne

Il muratore originario di Felitto è spirato dopo 17 giorni all’ospedale di Vallo Il magistrato ha ordinato l’esame autoptico. Sott’inchiesta l’amico che l’ha ferito

AGROPOLI. È morto Raffaele Masucci, il cacciatore ferito da un amico lo scorso primo novembre durante una battuta di caccia. Il decesso è avvenuto nella prima mattinata di ieri, presso l’ospedale “San Luca” di Vallo della Lucania. Lascia la moglie e due figli, un maschio e una femmina.

L’uomo, dopo l’incidente di caccia, era stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico per fermare una copiosa emorragia. Il colpo di fucile, entrato dalla gamba e fuoriuscito all’altezza del gluteo, aveva infatti interessato milza, pancreas ed intestino. Da quanto si è appreso i primi due organi furono subito asportati, insieme ad una parte di intestino. Le sue condizioni sono rimaste sempre precarie, tanto da portarlo dopo 17 giorni di ricovero al decesso.

La Procura della Repubblica di Vallo della Lucania, che ha aperto un fascicolo sulla vicenda, ha disposto l’esame autoptico sul corpo del 60enne, per fare chiarezza sulle effettive cause della morte. Ad effettuarlo, alle 12 di oggi, presso la camera mortuaria dell’ospedale vallese, il medico legale Adamo Maiese.

Secondo le testimonianze raccolte dai carabinieri della compagnia di Agropoli, diretti dal tenente Francesco Manna, che indagano sull’accaduto, l’incidente di caccia avvenne in località Palazzo, a Laureana Cilento. Il muratore 60enne, originario di Felitto ma residente a Castellabate, nella frazione Lago, era uscito quella domenica del primo novembre, insieme ad altri due amici per una battuta di caccia al cinghiale. Ad un certo punto, dal fucile di uno dei due cacciatori che erano insieme a lui, partì un colpo che ferì in maniera grtave il 60enne. Fu poi stesso il amico 56enne, dal cui fucile era partito il colpo, ad avvertire i soccorsi e ad accompagnare in auto il malcapitato fino alla località San Pietro, dove erano in attesa due ambulanze.

Constatate le precarie condizioni in cui versava l’uomo, i sanitari accorsi sul posto chiesero l’intervento dell’elisoccorso. Il ferito venne quindi trasportato ad Agropoli, nei pressi dello stadio “Guariglia”, dove atterrò l’elicottero, che condusse, in breve tempo, il ferito all’ospedale “San Luca” di Vallo della Lucania, dove venne ricoverato in prognosi riservata.

Sul luogo del ferimento i i carabinieri della Stazione di Torchiara, operarono sopralluoghi e accertamenti tecnici, cinsieme ai colleghi del Nucleo Operativo Radiomobile di Agropoli. Le armi dei tre cacciatori che stavano partecipando alla battuta di caccia vennero sequestrate, mentre il cacciatore autore del ferimento, che si è poi rivelato letale, venne denunciato a piede libero per lesioni personali colpose. A seguito della morte dell’amico la sua posizione si è però aggravata, portando il capo di imputazione ad omicidio colposo.

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