Battipagliese arrestato in Emilia 

Un trentenne dovrà scontare cinque anni per violenza sessuale di gruppo

È finito in carcere a Reggio Emilia, dove si è trasferito a vivere, il trentenne battipagliese V. R. L’arrestato deve scontare un cumulo di pene di cinque anni e tre mesi per due fatti delittuosi commessi tra Battipaglia ed Eboli, tra il 2010 e il 2014. L’ordine di cattura è stato emesso dalla procura della Repubblica di Salerno mentre l’esecuzione dell’arresto è stata invece affidata carabinieri di Reggio Emilia.
Due sono le condanne passate in giudicato. Il trentenne è stato ritenuto colpevole dei reati di violenza sessuale di gruppo, sequestro di persona, rapina e furto. Quattro anni fa, nel mese di gennaio, in concorso con un complice, si rese responsabile del furto idi un’autovettura ad Eboli, nel parcheggio della zona ospedaliera. I carabinieri fermarono l’auto alla periferia della città. Da un rapido controllo, l’utilitaria risultò rubata poco tempo. Per questo furto aggravato è stato condannato ad un anno di reclusione e al pagamento di una multa da 460 euro. L’episodio più grave di cui si è macchiato in trentenne risale però ad otto anni fa quando, nel mese di novembre – ha sentenziato il tribunale di Salerno – si rese responsabile dei reati di violenza sessuale di gruppo, sequestro di persona e rapina.
All’epoca dei fatti il giovane salernitano aveva poco più di vent’anni e, in concorso con altri, sequestrò una giovane donna e, una volta bloccata e posta in condizioni di non sfuggire, le usarono violenza a turno, abusando ripetutamente del suo corpo. La vittima era una donna che viveva ai margini della società, costretta a prostituirsi. Al termine dei tre gradi di giudizio, il trentenne, che intanto ha cambiato residenza e vita, è stato ritenuto colpevole anche di questi reati e condannato in via definitiva a 4 anni e mesi 3 di reclusione, interdizione dall’esercizio di tutela e curatela perpetua, interdizione dai pubblici uffici.
Massimiliano Lanzotto
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