CAOS VIABILITA'

Battipaglia, un’odissea andare a scuola: code chilometriche

È finita l’era della Dad: colonne di automobili si ritrovano imbottigliate a via Domodossola tra liceo e istituti comprensivi

BATTIPAGLIA - Con il ritorno della scuola in presenza, che ha messo fine (almeno per il momento) alla tanto controversa didattica a distanza, i genitori sono tornati a riversarsi per le strade con le proprie vetture, scortando la propria prole a scuola ogni mattino. Ciò però ha causato il ritorno di un nemico giurato dei genitori e alunni: il traffico. Ingorghi spaventosi che paralizzano tratti clou di Battipaglia, in prossimità degli istituti. C’è qualche papà che si è trovato costretto a rimodulare i propri orari per poter permettere al proprio figlio di prendere parte in tempo alle giornate di studio, e mamme sul piede di guerra, che reclamano una regolamentazione più efficace del traffico. Le code principali si palesano ogni mattino nei pressi di via Domodossola, area che ingloba il traffico del liceo scientifico, le “Salvemini” di via Ravenna e, leggermente più distante, il plesso dell’Opera Bertoni, che ospita la maggior parte delle classi delle “Fiorentino”. Code principali perché coinvolgono, loro malgrado, anche cittadini che con il tam tam scolastico nulla hanno a che fare: i lavoratori.

In una tipica mattinata uggiosa, una di quelle che ultimamente si vedono spesso a Battipaglia, a fare una breve sosta al bar, in attesa di iniziare la propria giornata di lavoro, è la signora Marta. Donna delle pulizie che, come dice proprio lei, opera principalmente a supporto degli anziani, facilitandoli nelle attività domestiche. Proprio la donna si è concessa un piccolo caffè in attesa di correre al lavoro. «Io abito nel quartiere Taverna, e fortunatamente sono automunita. In questo ambito è sempre più difficile trovare lavoro se non lo si è - spiega - . Questa mattina però sono arrivata qui con i mezzi pubblici. Spesso, da quando hanno riaperto le scuole, lo faccio. Il traffico è spaventoso e la gente alla guida è maleducata. Credono di andare di fretta soltanto loro, quando forse non sanno che tutti abbiamo un lavoro e orari ai quali attenerci. I mezzi pubblici, che pure di tanto in tanto rimangono fermi nel traffico, sono ormai l’unico sistema per giungere al lavoro in tempo ed evitare figure spiacevoli».

C’è anche una mamma, come altre, furiosa per la situazione traffico: Lorenza, giovane genitore di due piccoli studenti delle 'Salvemini' di via Ravenna: «Ogni mattina, per accompagnare i miei figli a scuola, utilizzo l’auto, non abitando in vicinanza della scuola, e per le strade c’è sempre un gran caos. Purtroppo gli istituti scolastici sono situati molto vicini tra loro, senza dimenticare anche la presenza del mercatino rionale, causando così lunghe file di macchine che ritardano tutto. I vigili ci sono, ma prestano più attenzione al transito dei pedoni che a quello delle auto, e ogni conducente alla fine si trova a fare a modo suo».

Andrea Picariello