Battipaglia tra le aree di crisi complessa 

È l’unico tra i comuni della provincia di Salerno inserito nella proposta che è stata inviata dalla Regione al Ministero

Battipaglia nelle aree di crisi industriale complessa. Ed è l’unico comune del Salernitano. Il riconoscimento arriva da Palazzo Santa Lucia, dove, nella giornata di ieri, la giunta regionale ha approvato una proposta inviata al ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda. La Campania vuole la sua area di crisi complessa, e tra i comuni in provincia di Salerno inserisce nell’elenco soltanto Battipaglia. Ora l’ultima parola passa al ministero.
A novembre dello scorso anno la città era finita per la prima volta nell’elenco delle aree di crisi industriale non complessa. E ora, dopo soli dieci mesi, imprenditori e lavoratori si ritrovano nelle condizioni di poter beneficiare di agevolazioni maggiori. Soldi a supporto dei programmi d’investimento finalizzati alla riqualificazione produttiva dei territori colpiti dalla crisi: fondi decretati dalla legge 181 del 1989.
Tre i poli di crisi presi in considerazione dalla giunta regionale: c’è l’area di Acerra, nel Napoletano, di Marcianise, nel Casertano, e di Airola, nel Beneventano; c’è il polo tutto partenopeo, con Torre Annunziata e Castellammare di Stabia; c’è l’area di crisi di Solofra, nell’Avellinese, e di Battipaglia, unico comune salernitano che compare nell’elenco. Fior di quattrini all’ombra del Castelluccio se da Roma arrivasse il sì.
«Per la prima volta la Campania si dota d’un provvedimento che definisce le aree di crisi industriale complessa», sottolinea l’assessore regionale alle attività produttive, Amedeo Lepore, che parla di un’«opportunità per la ripresa produttiva delle aziende e dei comparti più colpiti dalla crisi dell’ultimo decennio e per l’occupazione industriale nei territori», in modo da poter «completare il programma di attrazione di investimenti già avviato con i contratti di sviluppo e con l’accordo per le aree di crisi non complessa».
E a Palazzo di Città si esulta: «È un’ottima notizia - dice raggiante la sindaca di Battipaglia, Cecilia Francese - ed è l’ennesima dimostrazione di perseveranza politica». La sindaca aggiunge: «La misura, che avevamo richiesto a Lepore, servirebbe sia ai lavoratori che agli imprenditori». Soddisfatto anche Anselmo Botte di Cgil Salerno, che aveva reclamato a più riprese il riconoscimento: «Lo sosteniamo - dice il sindacalista - perché area complessa vuol dire che per i lavoratori s’allarga la possibilità di beneficiare di ammortizzatori sociali».
Carmine Landi
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