LA DENUNCIA

Battipaglia, termosifoni ancora spenti. Scuole Patri chiuse un mese 

Terza ordinanza comunale in nove giorni: di fatto si tornerà in aula l’8 gennaio

BATTIPAGLIA - Più d’un mese in vacanza forzata. Non accade nelle scuole d’un paesino costretto a fare i conti con una rovinosa calamità naturale, ma ad Aversana, nell’estrema periferia della città di Battipaglia. E di mezzo non c’è un sisma, ma un impianto termoidraulico di 44 anni fa. Caldaia inattiva e termosifoni spenti. Le scuole “Patri”, plesso distaccato dell’istituto “Sandro Penna”, restano infatti chiuse fino al 21 dicembre: lo hanno deciso la sindaca Cecilia Francese, l’assessore all’istruzione, Michele Gioia, il dirigente tecnico, Pasquale Angione e il responsabile del servizio, Osvaldo Amoroso, che ieri hanno sottoscritto un’altra ordinanza di chiusura, la terza in nove giorni.
La prima risale al 9 dicembre scorso: si prevedeva di tornare a scuola il 14, con i termosifoni ancora spenti, ma le stufette acquistate per superare il problema, mandarono in tilt l’impianto elettrico e si chiuse così fino al 18. Fino a ieri, ma oggi la scuola non riaprirà i battenti e i 115 bimbi che non entrano in aula dal 7 dicembre rimarranno ancora a casa. Almeno fino a giovedì 21, il penultimo giorno prima delle festività natalizie in un plesso che di sabato è chiuso. La festicciola del venerdì e poi ci si rivede l’8 gennaio 2018.
Carmine Landi
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